Elettra Gullè
Cronaca

Mobilità, la ricetta degli ingegneri: “L’obiettivo è scendere sotto al 50% di utilizzo dell’auto”

Stefano Corsi: “Incentivare la mobilità dolce ed evitare la macchina per gli spostamenti sotto i 5 chilometri”. I dati su come si muovono i fiorentini

La tramvia a Firenze

La tramvia a Firenze

Firenze, 17 settembre 2024 – Disincentivare l’uso del mezzo privato e portare sempre più fiorentini verso i mezzi pubblici e la bici. Una sfida non da poco, che però va vinta, altrimenti avremo una città sempre più soffocata dal traffico e dallo smog. Ne parliamo con Stefano Corsi, coordinatore della commissione energia e ambiante dell’ordine degli Ingegneri di Firenze.

Partiamo intanto dai dati.

“Il 55-60% dei fiorentini utilizza l’auto per gli spostamenti. Ricordiamo che gli ultimi dati dello studio Will Media collocano Firenze al secondo posto in Italia per l’utilizzo del mezzo privato. Anche se il dato è in calo rispetto al 68% del 2001, grazie all’introduzione della tramvia che ha ridotto l’uso dell’auto fino al 20-30% lungo le sue direttrici, c’è ancora molta strada da fare per migliorare il trasporto pubblico e disincentivare l'uso dell'auto. Sicuramente la tramvia è uno strumento importante, ma non sufficiente. Va migliorato il sistema degli autobus e soprattutto è urgente favorire l’integrazione tra i vari mezzi di trasporto. Dobbiamo nel giro di qualche anno invertire il rapporto, scendendo sotto la percentuale del 50% per quanto riguarda l’uso dei mezzi privati”.

Quanti fiorentini optano per i mezzi pubblici?

“Si stima che siano il 20-25%. Certo, ci aspettiamo miglioramenti dai prolungamenti della tramvia e in modo particolare da quello verso Bagno a Ripoli, zona oggi critica perchè non servita dal treno. È innegabile che soprattutto in certe zone si preferisca l’auto perchè i bus impiegano troppo tempo e non sono competitivi. Molti bus hanno tempi di percorrenza molto lunghi, con una media di appena 8 km/h, in certi tratti. Percorsi come Coverciano-Cascine, per esempio, possono richiedere anche un'ora in bus, mentre in auto si impiega meno della metà del tempo. Va ripensato il sistema bus, evitando che la maggior parte delle linee passi dal centro. Bisogna poi che i bus siano più frequenti e regolari, altrimenti i più preferiranno sempre l’auto”.

Quali soluzioni per una mobilità più efficiente?

“Bisogna creare collegamenti circolari dei bus, che dovrebbero poi evitare i nodi da sempre più critici per il traffico. Servono percorsi più diretti e veloci. Anche il trasporto ferroviario rappresenta un'altra grande opportunità per alleggerire il traffico. Vanno incentivate le corse dei treni nell'area metropolitana, migliorando l’interconnessione tra tram, bus e treno, per creare una rete di mobilità realmente integrata. L’ideale sarebbe mantenere, sì, le attuali principali direttrici destinate alle auto ma, per il resto, ripensare gli spazi, soprattutto quelli residenziali, favorendo la mobilità dolce a scapito del traffico privato”.

Quanti fiorentini evitano l’auto già adesso?

“Il 20% si muovono a piedi o in bici. Diciamo che a pedalare per andare a lavoro è il 10% dei fiorentini. Una quota che potrebbe tranquillamente raddoppiare con le giuste infrastrutture. Bisogna completare il collegamento tra le numerose piste presenti e, soprattutto, incentivare la realizzazione di posteggi sicuri per le due ruote, altrimenti il rischio furto è un altro elemento che finisce per scoraggiare l’utilizzo della bicicletta”.

Quali obiettivi dovrebbe darsi Firenze?

"Entro 4-5 anni potremmo ridurre l’uso del mezzo privato sotto il 50%. In modo particolare, bisognerebbe abbatterne l’utilizzo per gli spostamenti sotto i 5 km. Potremmo, sempre in 4-5 anni, diminuire del 30% gli spostamenti brevi effettuati in macchina. Questa è una sfida che la giunta attuale potrebbe vincere, se si incentiveranno gli stili di vita più sostenibili”.

Quali sono attualmente le zone più svantaggiate dal punto di vista della mobilità?

“Bagno a Ripoli, Galluzzo, ma anche Campi Bisenzio e l’Osmannoro”.