Crollo di Firenze, migliaia alla manifestazione davanti al cantiere: “Basta morti sul lavoro”

Il presidio indetto dai sindacati Cgil e Uil in occasione dello sciopero nazionale contro le morti sul lavoro. Presenti i segretari nazionali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri

Firenze, 21 febbraio 2024 – Dopo il ritrovamento della quinta vittima del crollo nel cantiere Esselunga di via Mariti, oggi è il giorno della manifestazione a Firenze in occasione dello sciopero nazionale contro le morti sul lavoro. Il presidio è stato indetto dai sindacati Cgil e Uil. 

(Foto New Press Photo)

19:57
La denuncia dell'imam

Alla manifestazione l'imam di Firenze Izzedin Elzir ha denunciato il fatto che tre egiziani che frequentano la moschea e che lavoravano nel cantiere di via Mariti gli hanno riferito di dover devolvere metà stipendio a chi gli ha procacciato il lavoro. Si tratta di una sorta di racket? L'imam spiega di essere venuto a conoscenza di questa vicenda solo nelle ultime ore, "Altrimenti avrei denunciato prima tutto questo. I ragazzi "mi hanno chiesto se era lecito in senso religioso non dare questi soldi. Questo è da denunciare, è sfruttamento delle persone, e, oltre alla morte degli operai ci sarebbe da indagare su questo. C'è da indagare come, nel 2024, uno che ti porta lavoro poi ti chiede metà del tuo stipendio. È da un anno che lavorano qui, non da un giorno". Non appare chiaro al momento chi avrebbe preteso il pagamento.

19:48
Bonafè: "Attuali leggi inadeguate"

"La strage di Firenze non ha ancora un colpevole ma ha certificato la drammatica inadeguatezza delle attuali leggi che dovrebbero garantire la sicurezza sul lavoro. Occorrono norme stringenti, in particolar modo nel settore privato, che limitino la logica al ribasso nell'assegnazione dei subappalti ed un maggiore controllo nei cantieri. Il Partito Democratico è pronto a fare la sua parte in Parlamento, coinvolgendo le associazioni sindacali e responsabilizzando le imprese, per rendere efficace la prevenzione e tutelare l'incolumità dei lavoratori": è quanto dichiara la vicepresidente dei Deputati Pd Simona Bonafè, a margine della manifestazione

19:04
Biffoni: "Bene Carta di Firenze ma le regole valgano in tutti i settori"

"Solo dall'inizio dell'anno 145 persone hanno perso la vita sul lavoro, nel 2023 sono state oltre mille le denunce di incidenti mortali. Un dato che dobbiamo ricordarci ogni giorno, non solo dopo tragedie come quella di Firenze. Bene la proposta del segretario del Pd toscano Fossi di coinvolgere tutti i soggetti istituzionali e le parti sociali ad un tavolo di condivisione e di proposta per promuovere la sicurezza sui cantieri". È quanto sostiene, in un comunicato, il sindaco di Prato e presidente di Anci Toscana, Matteo Biffoni, che interviene sul tema della sicurezza sul lavoro nel giorno del presidio in via Mariti a Firenze di Cgil e Uil contro le morti sul lavoro. "Direi che è necessario andare oltre - puntualizza Biffoni - perché la sicurezza deve esserci ovunque in ogni settore. Lo abbiamo ribadito più volte, perché la nostra città lotta da anni contro l'illegalità nei luoghi di lavoro anche grazie al supporto della Regione Toscana e abbiamo chiesto sempre attenzione da parte di tutti i governi. Serve però un potenziamento degli organici dell'ispettorato del lavoro e un superamento del massimo ribasso sì nell'edilizia, ma sostanzialmente in ogni settore dove la concorrenza non può essere a discapito della sicurezza".

18:15
Nardini: "Approvo l'idea della Carta di Firenze"

"Come assessora regionale con delega alla formazione professionale e al lavoro accolgo molto positivamente l'idea della 'Carta di Firenze' lanciata dal Segretario regionale del PD Toscana Emiliano Fossi. Sono d'accordo: serve un impegno straordinario di tutti per fermare una strage inaccettabile". Lo dice l'assessore regionale Alessandra Nardini, che ha partecipato alla manifestazione. "Dal cordoglio - prosegue - è essenziale passare all'azione. Dalla Toscana può partire davvero un nuovo modello per garantire salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, una svolta a livello nazionale. È giusta la strada tracciata da Fossi, che mette al centro il confronto e la concertazione con le parti sociali e che fissa obiettivi chiari, per un patto nel settore degli appalti pubblici e privati tra istituzioni a tutti i livelli, imprese e sindacati: basta con il meccanismo dei subappalti a cascata e massimo ribasso, lavoriamo per equiparare le regole degli appalti pubblici e di quelli privati, chiediamo che venga introdotta una patente a punti per le imprese edili rispetto alla sicurezza, investiamo di più, a tutti i livelli, nella formazione, partiamo dalle scuole, come in Toscana stiamo già facendo, a promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro, e il Governo prosegua con l'impegno dell'ex Ministro Orlando che aveva finalmente voluto nuove assunzioni per l'Ispettorato Nazionale del Lavoro. Per fare i controlli, per renderli più capillari, servono ispettrici e ispettori .Mi auguro che la Ministra Calderone porti avanti questo impegno."

18:06
Il fratello di una vittima: "Ditemi chi è il colpevole"

"Sono qua da sabato, sto aspettando di poter portare in Tunisia la salma di mio fratello per fare il funerale. Tutta la mia famiglia sta aspettando. Quanto tempo durerà? Dobbiamo rimanere un mese per portare questa salma in Tunisia?". Lo ha detto Sarhan, il fratello di Mohamed Toukabri, uno dei cinque operai morti nell'incidente avvenuto all'interno di un cantiere di via Mariti a 
Firenze, intervenendo dal palco del presidio odierno organizzato da Cgil e Uil. Mohamed "aveva il permesso di soggiorno da un anno - ha spiegato Sarhan Toukabri-, dopo ha cambiato il permesso, e doveva aspettare per ritirarlo, solo questo. Lui era regolare, aveva il permesso di soggiorno e anche il contratto. Aveva questo lavoro da 7-8 mesi, ma lui stava qua dal 1990. Un immigrato fa ogni lavoro che si trova: come muratore, in un ristorante, tutto è lavoro". Per il grave incidente che è costato la vita al fratello "non lo so precisamente chi sia il colpevole, anch'io voglio sapere tutte queste cose. Secondo me ci vuole un po' di sicurezza in più, per gli stranieri e per gli italiani" ha concluso Sarhan Toukabri.

Un momento della manifestazione (New Press Photo)
Un momento della manifestazione (New Press Photo)
17:17
Bombardieri: "Non una parola dalle associazioni datoriali"

"In tre giorni non abbiamo sentito una sola affermazione da parte delle associazioni datoriali. Vorremo sapere se non solo hanno preso coscienza, ma se a loro sta bene questa situazione, se chiedono di cambiare delle cose perché molti accordi che noi abbiamo fatto con loro hanno prodotto degli effetti. In questo momento non li abbiamo proprio sentiti fiatare. Magari dicessero qualcosa, dicessero se c'è qualcosa da fare". Lo ha detto il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri dal palco della manifestazione.

17:08
Nardella a Nordio: "No a omicidio sul lavoro? Confrontiamoci"

Il "no" del Guardasigilli Carlo Nordio a una normativa che preveda l`omicidio sul lavoro "mi pare una risposta a caldo, partire con un no non mi sembra un grande gesto di disponibilità al confronto. Se il ministro propone altre soluzioni parliamone", "non abbiamo bisogno né di spot né di passerelle". Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella alla manifestazione.

16:53
Landini: "Senza risposte lunedì manifestazione a Roma"

 "Il grande successo e adesione allo sciopero di oggi è la migliore risposta che doveva arrivare oggi. Davanti a questo cantiere dobbiamo prenderci un impegno. Lunedì, quando finalmente il governo ha deciso di convocarci, è il momento di atti concreti e decisioni, fino a quando queste cose non vengono fatte noi non possiamo fermarci. Se lunedì non parte una strada nuova, noi andremo avanti tutti gli strumenti, fino ad arrivare a manifestare a Roma per dire basta con questa situazione". Lo ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini dal palco della manifestazione.

16:43
Landini: "Cancellare il subappalto a cascata"

"Per quello che ci riguarda è il momento non del cordoglio ma di fare, di agire ed intervenire dove non si è fatto cambiando quelle leggi balorde che sono state fatte". Lo ha affermato Maurizio Landini, segretario generale della Cgil. "Il subappalto a cascata va cancellato - ha proseguito - bisogna introdurre la patente a punti, bisogna estendere il diritto alla formazione e alla prevenzione, bisogna aumentare le assunzioni agli ispettori e anche dei servizi di medicina del lavoro, e bisogna da questo punto di vista cancellare anche tutti quei sistemi che hanno portato qui addirittura a lavorare qui gente clandestina. La maggioranza di quelli che sono morti sono migranti, in alcuni casi clandestini". Secondo Landini "quello che è successo qui non è una tragedia, un infortunio, è proprio un sistema che va cambiato e che non funziona perché si è determinata una precarietà nel lavoro che non ha precedenti, perché si è stabilito con il sistema del subappalto a cascata di non avere limiti in quello che succede, senza alcun controllo, qui siamo fra l'altro in un cantiere privato, quindi è chiaro che c'è bisogno di agire. Questo vale per il governo ma vale anche per il sistema delle imprese".

16:37
Landini: "Cantiere via Mariti specchio del modello della economia italiana"

 "Bisogna fermarsi non solo ai morti che ci sono stati, ma alle ragioni che li hanno provocati. Se vogliamo essere onesti questo cantiere è lo specchio del modello di funzionamento dell'impresa e dell'economia che in Italia oggi sta venendo avanti. Non si muore solo qui. E quello che è emerso sono le cose che non vanno". È quanto dichiara il segretario generale di Cgil Maurizio Landini alla manifestazione.

16:24
Migliaia di manifestanti davanti al cantiere

Una folla con migliaia di persone, chi vestito con tute da cantiere, chi indossando dei caschetti da operaio, e tanti con fiori in mano, sta partecipando alla manifestazione. Tante le bandiere dei due sindacati con molte delegazioni di lavoratori provenienti da tutta la Toscana. Con loro moltissimi semplici cittadini e lavoratori di origine straniera, insieme a delegazioni politiche di, tra l'altro, Pd, M5s, e Avs. Tra la folla in tanti intonano slogan per dire "Basta alle morti sul lavoro", altri hanno più volte cantato "Bella Ciao". E a fianco del cantiere sono stati lasciati mazzi di fiori e messaggi di cordoglio. La Cgil ha distribuito mille garofani bianchi, quasi quanti i morti sul lavoro ogni anno in Italia, cento tute bianche e cento caschetti, tutti andati subito a ruba. E mentre su un palco improvvisato hanno iniziato a parlare alcuni lavoratori, che lasceranno poi la parola ai segretari generali della Cgil Maurizio Landini e della Uil Pierpaolo Bombardieri, la gente continua ad affluire, riempendo via Mariti. 

16:21
Landini: "È il momento del fare, non del cordoglio"

"Per quello che ci riguarda è il momento non del cordoglio ma di fare, di agire e intervenire dove non si è fatto, cambiando quelle leggi balorde che sono state fatte: il subappalto a cascata va cancellato; bisogna introdurre la patente a punti; bisogna estendere il diritto alla formazione e alla prevenzione; bisogna aumentare le assunzioni degli ispettori e anche dei servizi di medicina del lavoro e bisogna, da questo punto di vista, cancellare anche tutti quei sistemi che hanno portato qui addirittura a lavorare gente clandestina. La maggioranza di quelli che sono morti sono migranti, in alcuni casi clandestini". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, alla manifestazione. 

16:10
Presente anche l'ex ministro Andrea Orlando

Presente alla manifestazione anche il deputato Pd ed ex ministro del Lavoro Andrea Orlando. 

16:03
Un operaio: "Qui si è trattato di omicidi di persone non preparate"

"È ora di dire basta. Quello che è successo qui non è un caso. Quello che è successo qui sono omicidi di persone impreparate, che non dovevano esserci". Sono le parole di un operaio dal palco della manifestazione. Qui il video
 

16:01
Bombardieri: "Inserire omicidio sul lavoro nel nostro ordinamento"

"Bisogna accettare le proposte che il sindacato avanza da molto tempo,  facendo saltare questa logica degli appalti al massimo ribasso, della mancanza dei controlli e dei subappalti a cascata. Quello che è successo a Firenze dimostra che è necessario intervenire prima con la formazione e la prevenzione, durante con le ispezioni e dopo inasprendo le pene provando a inserire nel nostro ordinamento la previsione dell'omicidio per violazione delle norme sul lavoro". Lo ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri intervenendo a Firenze alla manifestazione che si tiene davanti al cantiere Esselunga di via Mariti.

15:54
Landini: "Basta chiacchiere, ora trattativa seria"

"Chiediamo che si apra una trattativa seria, di annunci, di chiacchiere ne ho già sentite anche troppe", il governo "è da luglio che non ci sta incontrando". Lo ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini, parlando con i giornalisti a Firenze al suo arrivo alla manifestazione davanti al cantiere dove venerdì sono morte cinque persone.  "Siamo convocati lunedì mattina, bene, si apra una trattativa, non sia il solito film che ci tengono mezz'ora a Palazzo Chigi per poi fare quello che vogliono" ha sottolineato Landini

15:51
Le lacrime di un operaio: "No ai morti in fabbrica"

Un operaio in lacrime alla manifestazione: "Non siamo in Palestina, non siamo in Ucraina. Siamo nelle fabbriche italiane. No ai morti in fabbrica". L'imam Izzedin Elzir lo abbraccia. Qui il video

15:43
Centinaia di manifestanti in strada

Via Mariti, davanti al cantiere Esselunga, è gremita di persone pronte a manifestare contro le morti sul lavoro. In centinaia i manifestanti in strada. 

15:19
Le grandi fabbriche si fermano in Toscana

Dalla Baker Hughes-Nuovo Pignone di Firenze alla Hitachi Rail di Pistoia, dalla Whirlpool di Siena alla Leonardo di Campi Bisenzio: sono alcune delle grandi aziende che oggi si fermeranno in Toscana per lo sciopero indetto da Cgil e Uil, iniziativa legata al grave incidente del cantiere di via Mariti a Firenze, costato la vita a cinque operai. La giornata di mobilitazione si è aperta oggi con un'assemblea unitaria Fim-Fiom-Uilm alla Nuovo Pignone di Firenze, dedicata al tema della sicurezza sul lavoro. Fiom e Uilm territoriali hanno proclamano per le province di Firenze, Prato e Pistoia quattro ore di sciopero, da effettuare in tutti i luoghi di lavoro nelle ultime 4 ore del turno. A livello nazionale, lo sciopero riguarderà le ultime due ore di ciascun turno per gli addetti di Fiom, Fillea, Uilm e Feneal, le altre categorie hanno programmato per la stessa giornata iniziative di mobilitazione e assemblee nei luoghi di lavoro.

14:49
Le strade interessate dalla manifestazione

La manifestazione è stata indetta dai sindacati Cgil e Uil in occasione dello sciopero nazionale contro le morti sul lavoro. Presenti i segretari nazionali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. Il presidio inizia alle ore 16:30 in via Mariti, nella zona del cantiere. Divieti di sosta disposti tra via del Ponte di Mezzo e via Giovanni da Empoli. Chiusa alla circolazione la direttrice da via del Ponte di Mezzo in direzione di viale Redi. La manifestazione dovrebbe concludersi intorno alle ore 19. 

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