
Il fondatore della Pro Loco è morto a 77 anni, pochi mesi fa la festa per le nozze d’oro
Gian Domenico Volpi (nella foto in basso) era innamorato della sua terra e alla sua Bagno a Ripoli ha dedicato tantissimo, soprattutto negli ultimi anni. Un amore che era diventato un progetto concreto di valorizzazione delle tante ricchezze del territorio, dapprima promosse attraverso la pubblicazione online di E-Chianti, poi nel fondare la Pro Loco di cui è stato il primo e finora unico presidente. La sua morte a 77 anni nella notte tra lunedì e martedì è un lutto collettivo per Bagno a Ripoli. Dopo aver lavorato in Regione Toscana, Volpi aveva iniziato l’avventura da imprenditore: era il legale rappresentante della PA&M - Pubblica Amministrazione & Mercato a supporto di enti pubblici e privati per gli appalti pubblici con sede, ovviamente a Bagno a Ripoli. Pochi mesi fa aveva festeggiato i 50 anni di matrimonio con la moglie Lucia, premiato anche dall’amministrazione comunale per la longevità della loro famiglia e per il grande esempio che, attraverso la loro unione, hanno dato alla comunità.
Commosso il ricordo del sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti (in alto nella foto). "Gian Domenico è stato la mente di tanti appuntamenti e iniziative, ma spesso anche il braccio, senza tirarsi indietro davanti alle difficoltà, cercando sempre di creare la collaborazione più ampia possibile con l’amministrazione e le attività del nostro territorio". Ogni appuntamento, ricorda Pignotti, "iniziava parlandomi di qualcosa che secondo lui non andava". Ma non erano lamentele, quanto "un modo per darmi la spinta a vedere le cose da altri punti di vista. Quante idee mi ha dato, sempre con quel suo modo di fare pacato e garbato".
Negli ultimi tempi, sottolinea il primo cittadino, "ragionavamo di come rilanciare la Pro Loco e avevamo già alcuni progetti. Anche l’ultima volta, come sempre, appena si è seduto si è tolto gli occhiali da sole a goccia da cui non si separava mai. Sapevo che un nostro incontro finiva, ancora prima di congedarci, quando lui riprendeva gli occhiali e tornava ad inforcarli". Condoglianze anche da parte della redazione de La Nazione alla moglie Lucia, alla figlia Lisa, al nipote Leonardo.