LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Cortellesi incanta il Borgo: "Incontro incredibile"

Prepara il secondo film, ne ipotizza un terzo su questa esperienza. "Sui femminicidi spazio alla scuola". Oggi finale con Serra e Pini

Paola Cortellesi durante il dibattito allo Youtopic Fest: per lei una standing ovation

Paola Cortellesi durante il dibattito allo Youtopic Fest: per lei una standing ovation

"Mi avete fatto capire qui che grazie all’amicizia si può superare anche il trauma della guerra. Mi piacerebbe capire come è possibile che i nemici qui diventano amici e stare con voi per scoprirlo". Rondine strega Paola Cortellesi e lei ricambia, raccogliendo una standing ovation che scuote il tendone dello Youtopic, e promettendo di tornare presto. Arriva in anticipo, scopre gli ambienti del borgo, ascolta a bocca aperta il racconto dei ragazzi, si emoziona anche lei alla mitica lavatrice, quella che lava i panni degli studenti "nemici". E poi dal palco si racconta per prima, perfino forzando un vecchio principio di discrezione sul proprio privato. "Da mamma cerco di mettere in guardia le giovani donne rispetto al controllo, al possesso, che alcuni uomini esercitano sulle donne, non possiamo chiamarlo amore, anche se a volte possono sembrare segno di grande interesse e passione". L’ombra dei delitti che affollano le cronache ("altre tre solo ieri" sussurra sgomenta) si infila nel festival della pace ma anche della realtà. "Siamo tantissimi ormai a pensare che la violenza sulle donne sia un problema culturale, non un retaggio del passato. I ragazzini hanno bisogno di un’educazione al rispetto e all’affettività a scuola. Che non è l’educazione sessuale. Spero che presto ci sia nella scuola questa materia fondamentale". Ma sul palco porta il suo cinema, confessa che sta già preparando il suo secondo film ("C’è un nuovo progetto che sto sviluppando e lo stiamo scrivendo in tre: io, Furio Andreotti e Giulia Calenda. Ma attenzione, non si può pensare al secondo film come al sequel emotivo del primo"). Sul terzo, tra il serio e il faceto, non esclude di farsi trascinare da Rondine e dalle sue emozioni e in prima fila il presidente della Cittadella Franco Vaccari già sogna, o forse immagina. Continuerà nello sforzo più difficile del mondo, far ridere ("L’ironia serve anche nei conflitti privati") ma seguendo il suo esordio da regista anche in quello di provare a far pensare. In un film conviveva con un boss, un nemico, Giocava d’anticipo? "No, anzi: chiedo a voi come questo sia possibile". Fa confluire anche ricordi personali. "Mio nonno aveva un ristorante, ho un ricordo da ragazzini, delle camice nere misero a soqquadro il ristorante, erano dei bulli. La soluzione la portò un cameriere, andò a chiamare chi viveva in via dei fabbri...". Una ragazza nota che "la protagonista del film va a votare alla fine, l’immaginazione aiuta". "Bellissima – risponde - la parola immaginazione, qualcuno avrebbe usato speranza, ma sarebbe la parola sbagliata". Immaginazione e angoli dei conflitti: che oggi riprendono con prime penne del giornalismo italiano, Michele Serra e Agnese Pini, fresca di uscita del suo nuovo libro "La verità è un fuoco". E il titolo ha già il sapore di Rondine. Lucia Bigozzi