REDAZIONE FIRENZE

L’Isolotto diventa uno spettacolo. E gli autori saranno i cittadini

Questo weekend e il prossimo il quartiere protagonista di un progetto culturale diviso in tre fasi. Prima un workshop di scrittura creativa, poi la performance collettiva e un flasb mob in piazza.

L’Isolotto sarà protagonista di un progetto culturale in tre fasi

L’Isolotto sarà protagonista di un progetto culturale in tre fasi

Un progetto culturale dedicato all’Isolotto, alle sue voci e memorie che culminerà sabato 20 settembre alle 21 con una rappresentazione al Teatro del Borgo, la storica sala nel borgo antico di San Bartolo a Cintoia, e che questo weekend vedrà un percorso partecipativo al centro musicale Sonoria di via Chiusi, angolo via Canova, più un flash mob nella piazza centrale del quartiere il prossimo fine settimana. È Changing Isolotto, per la drammaturgia di Fiammetta Perugi e regia collettiva, un’iniziativa di Unanime realizzata con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze – grazie alla quale la rappresentazione sarà a ingresso gratuito – e in collaborazione con il teatro stesso. Lo spettacolo parte da lontano: il collettivo teatrale da tempo sta raccogliendo interviste agli abitanti e frequentatori della periferia d’Oltrarno dove sono emersi "ricordi, testimonianze, riflessioni sui punti di forza e di fragilità, tra memoria storica e nuove prospettive", spiega la referente Teresa Flor Castellani.

In attesa dello spettacolo altre due eventi completeranno il progetto. Il primo appunto il percorso partecipativo Living Isolotto, per coinvolgere direttamente la comunità: domani dalle 15 alle 18 e domenica dalle 14 alle 16 al Sonoria ci sarà "un workshop di scrittura creativa aperto agli abitanti, che potranno esprimersi con poesia, prosa, versi rap e altre forme espressive sul tema del vivere il quartiere", annuncia la compagnia. Sabato prossimo, poi, 13 settembre, in concomitanza con la festa organizzata dal Circolo delle Baracche verdi, nel pomeriggio, si restituirà con una performance collettiva in piazza dell’Isolotto quanto raccolto.

Carlo Casini