MANUELA PLASTINA
Cronaca

La variante di Grassina: "Sarà pronta per il 2027"

Tra 30 mesi al massimo il secondo lotto del bypass sarà totalmente percorribile. Soddisfazione alla posa della prima pietra. Funaro: "Infrastruttura cruciale".

La planimetria della variante mostrata durante la prima posa del secondo lotto

La planimetria della variante mostrata durante la prima posa del secondo lotto

"Entro il 2027 la variante alla Chiantigiana sarà totalmente percorribile". Si sbilancia il sindaco metropolitano Sara Funaro: in 24, massimo 30 mesi anche il secondo lotto del bypass di Grassina sarà percorribile, promette, rendendo realtà un’opera attesa da quasi 60 anni. "È un’infrastruttura cruciale, frutto di una sinergia istituzionale tra Regione, Metrocittà, Comuni di Bagno a Ripoli, Greve e Impruneta che va a realizzare la nostra idea di una Firenze metropolitana e sempre più connessa" ha detto Funaro partecipando con i colleghi sindaci e col presidente della Regione Eugenio Giani alla posa della prima pietra. È "un momento storico" per il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti, "possibile grazie alla sinergia tra le varie amministrazioni e alla ditta Rosi Leopoldo che, mentre sta ultimando il primo lotto, avvia anche il secondo".

La prima parte della variante sarà inaugurata in autunno, dopo l’ultimazione della rotonda di Ponte a Niccheri che poi introdurrà le auto sulla nuova strada portandole fino a Ghiacciaia. Da qui le vetture riprenderanno un pezzo della Chiantigiana attraversando la zona artigianale di Scolivigne per poi imboccare il secondo tratto all’altezza della Fendi Factory. Da lì, una volta finito il secondo lotto, arriveranno a Mortinete, sopra l’Ugolino, in territorio grevigiano dopo aver superato quello di Impruneta. "Sarà un grande beneficio anche in termini di tempo per unire il Chianti a Firenze – dice Giani –. I pendolari risparmieranno 15-20 minuti non dovendo passare dall’imbuto di Grassina e attraversando una delle zone per le quali stiamo chiedendo il riconoscimento come patrimonio mondiale dell’umanità in un tracciato armonico e sostenibile". Il primo lotto è costato 36,6 milioni con la realizzazione di tre rotatorie, un viadotto in acciaio-corten a due campate, una nuova rotatoria a raso dopo il crinale nella valle delle Argille, poi un ulteriore ponte a due campate e due gallerie artificiali e infine un’ulteriore rotatoria a 4 bracci. Il costo del secondo lotto è di circa 13,4 milioni euro ed è lungo 2,35 chilometri: anch’esso prevede un ponte a tre campate e due rotatorie. Alla posa della prima simbolica pietra erano presenti anche il sindaco di Greve Paolo Sottani e l’assessore imprunetino Lorenzo Bellini, i tecnici e i rappresentanti della Rosi Leopoldo Spa. Nella festa, Pignotti ha voluto ricordare commosso Reginaldo Di Marco, che per tanti anni per la Rosi Leopoldo ha curato proprio i lavori e i rapporti istituzionali per la Variante. Se n’è andato la sera prima dell’avvio del secondo lotto. A lui è stata dedicata la prima pietra di un’opera che finalmente diventa realtà.