
Il morso del cane risale. al 2019 davanti alla scuola media
Il suo cane morde al polpaccio un uomo e lo fa cadere a terra; proprietaria condannata a pagare 3.257 euro a titolo di risarcimento danni e circa altrettanti di spese legali, oltre interessi. Così ha deciso la seconda sezione civile monocratica del tribunale di Firenze, con sentenza arrivata nei giorni scorsi e relativa a un fatto avvenuto 6 anni fa, a Borgunto. La giudice ha stabilito che, nonostante il cane fosse al guinzaglio e si trovasse nell’auto della proprietaria che lo ha prontamente trattenuto, questo non esonerava la donna dalle sue responsabilità.
Il tribunale non ha riconosciuto nemmeno il concorso di colpa invocato dalla difesa. L’incidente è avvenuto presso il parcheggio della scuola media di Fiesole, in via del Pelagaccio. Protagonista suo malgrado un operaio, che era stato chiamato per un intervento a scuola. L’uomo, non trovando parcheggio, aveva lasciato il furgone della ditta lungo strada, chiudendo l’auto della signora, che aveva con sé i suoi due cani. Gli animali erano stati già fatti salire nella parte posteriore dell’auto, col bagagliaio rimasto aperto. Avendo sentito suonare il clacson, l’operaio è corso per spostare il suo mezzo. Nel raggiungere il camioncino, quando si è avvicinato al bagagliaio aperto, è stato aggredito dal cane di taglia media, che lo ha morso al polpaccio, facendolo cadere a terra, nonostante la proprietaria lo avesse trattenuto col guinzaglio che il cane indossava. La giudice hacondannato la donna per non aver custodito adeguatamente l’animale, escludendo comportamenti imprudenti da parte dell’operaio. La ricostruzione proposta dalla difesa che l’affrettarsi dell’operatore per spostare il camioncino potesse assumere al rango di "aggressione ai danni della padrona" non è stata accolta. Come evidenziato dalla sentenza "siamo di fronte a uno dei cosiddetti casi di responsabilità oggettiva, in cui il proprietario risponde dei danni causati dagli animali indipendentemente dal suo comportamento doloso o colposo ma solo perché proprietario dell’animale".
Daniela Giovannetti