LEONARDO BARTOLETTI
Cronaca

La tutela del ponte mediceo. Scatta l’indagine conoscitiva. Sotto la lente la sicurezza

L’obiettivo è condurre un’analisi approfondita sulla stabilità della struttura.

Una nuova indagine conoscitiva è stata avviata in questi giorni per fare luce sullo stato di conservazione del Ponte Mediceo, risalente al 1550 e realizzato da Cosimo I de’ Medici, che unisce le sponde dei Comuni di Pontassieve e Pelago. L’operazione, realizzata dal Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, vede una stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Metrocittà di Firenze e un team di esperti. Queste operazioni fanno seguito e sono il risultato di un precedente incontro di coordinamento tenutosi all’inizio di agosto.

L’obiettivo è quello di condurre un’analisi approfondita dell’alveo fluviale in corrispondenza del pilone del ponte, un elemento cruciale per la stabilità e la sicurezza della struttura. L’operazione vede l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia per raccogliere dati sulle condizioni del pilone. Il Ponte Mediceo, infatti, non è solo un’infrastruttura di collegamento, ma un simbolo del territorio e della sua storia, un’opera d’ingegneria che ha resistito per secoli alle piene del fiume Sieve e che necessita di cure e attenzioni costanti. Il Ponte dalla metà di marzo è stato chiuso al transito, in un primo momento sia a quello pedonale che a quello veicolare. Da maggio poi, con un’ordinanza delle due amministrazione è stato condiviso di consentire la riapertura del ponte esclusivamente al transito pedonale.

Leonardo Bartoletti