
L’incendio divampato domenica nel parco della Piana, con conseguenze per un ettaro e mezzo di superficie
L’incendio divampato domenica a Sesto ha provocato grossi danni all’area naturale di interesse locale "Podere La Querciola", all’interno del Parco della Piana, con conseguenze decisamente gravi. Guà lo scorso 20 luglio l’area era stata lambita dalle fiamme nel corso di un altro disastroso rogo, questa volta però è andata peggio: "Il fuoco – racconta infatti Simone Guidotti di Legambiente responsabile del parco – ha bruciato quasi interamente l’argine est e sud del parco e una parte interna. In totale un ettaro e mezzo di superficie. In più è andato completamente distrutto un capanno per l’osservazione che dovrà essere ricostruito così come la recinzione". Un momento difficile per l’associazione che si sta ‘leccando le ferite’ per quanto accaduto, probabilmente di origine dolosa: "Ci auguriamo – si legge infatti in una nota di Legambiente - che si indaghi per risalire agli autori. Riteniamo debbano esserci maggiori controlli nelle zone prese di mira dai delinquenti, che spesso non agiscono per puro vandalismo ma mirano a danneggiare specificamente luoghi protetti. Ci rincresce che il presidente della Regione Toscana abbia derubricato l’accaduto come un ‘fuoco di sterpaglie’ in un suo post e non come un danneggiamento a una importante struttura che i volontari di Legambiente gestiscono con impegno e dedizione. Sappiamo che i progetti di ampliamento dell’aeroporto confliggono con questa importante zona umida e con il Parco della Piana, ma non vogliamo immaginare che questo conflitto si traduca in una inerzia o sottovalutazione di eventi come quelli verificatisi domenica".
"Voglio esprimere la solidarietà e la vicinanza mia e dell’amministrazione a Legambiente e alle volontarie e ai volontari che da anni sono impegnati a tutelare, valorizzare e far conoscere la Querciola – dice intanto l’assessore sestese all’Ambiente Beatrice Corsi - un po’ il cuore del parco della Piana ed esperienza paradigmatica di come vorremmo che diventasse e diventerà in futuro. La distruzione dell’incendio di domenica non cancellerà l’impegno comune per quest’area umida di grande valore naturalistico e paesaggistico".
Sandra Nistri