
Puccini a Firenze con “La Nazione”: c’è ancora tempo oggi e domani per visitare nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio,...
Puccini a Firenze con “La Nazione”: c’è ancora tempo oggi e domani per visitare nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, la mostra “La Nazione di Puccini: immagini, luoghi e suggestioni di un compositore di genio” (apertura dalle 14,30 alle 18,30), promossa dal nostro giornale per la doppia ricorrenza dei 165 anni di vita del quotidiano e del centenario della scomparsa di Giacomo Puccini. Una mostra documentaria, curata dal giornalista Maurizio Sessa e realizzata in collaborazione con il Comitato nazionale per le celebrazioni pucciniane, e che non a caso è stata allestita in anteprima, nel novembre 2024, nelle sale del complesso monumentale del palazzo della Valdina della Camera dei Deputati a Roma. La mostra ha quindi fatto tappa al Teatro del Giglio di Lucca e al Teatro Verdi di Pisa con i suoi 36 pannelli di grande formato che riproducono articoli provenienti dall’archivio storico de “La Nazione” nonché foto, lettere e cimeli messi a disposizione dall’archivio della famiglia Antinori attraverso i quali affiora un ritratto di un Puccini più intimo e familiare, che scrive lettere affettuose agli amici Piero Antinori e Giuseppe Della Gherardesca, spesso loro ospite nelle tenute in Maremma per memorabili battute di caccia.
Il taglio del nastro a Firenze è avvenuto il 3 settembre alla presenza della sindaca Sara Funaro, del presidente della regione Toscana Eugenio Giani, dell’assessore comunale alla cultura Giovanni Bettarini, del marchese Piero Antinori e del maestro Alberto Veronesi, presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni pucciniane. Una “vernice” impreziosita dalla presenza del violino di Ladislau Peutri Horvath, autore di trasposizioni di arie pucciniane che hanno entusiasmato il numeroso pubblico accorso. Personalità artistica versatile, primo-violino, musicista da camera, solista, direttore d’orchestra, didatta, elaboratore, arrangiatore e compositore, Ladislau Petru Horvth è nato nel 1957 a Cluj, in Romania, e vanta una carriera di prestigio internazionale. Ha infatti collaborato con importanti direttori: Zubin Mehta, Seiji Ozawa, George Pretre, Riccardo Muti, Gustavo Dudamel. Altrettanto prestigiose le orchestre con le quali ha suonato, tra le quali il Maggio Musicale Fiorentino (30 anni) Radio Bucarest e Filarmonica George Enescu (per 10 anni), Accademia Santa Cecilia Roma, Teatro Carlo Felice, Teatro Lirico Cagliari, Teatro Petruzzelli, Teatro Massimo Palermo.
In sala sono disponibili per i visitatori il catalogo della mostra e l’inserto Speciale realizzato da La Nazione.