TERESA SCARCELLA
Cronaca

Il legame di Antropova: "Firenze è un punto fermo"

L’opposto della Savino Del Bene: "Non vedo l’ora di riprendere la mia routine"

Ekaterina Antropova è stata una delle protagoniste assolute del Mondiale conquistato dalla nazionale di Velasco

Ekaterina Antropova è stata una delle protagoniste assolute del Mondiale conquistato dalla nazionale di Velasco

Dopo l’oro olimpico di un anno fa a Parigi e il recente trionfo in Polonia nella Volleyball Nations League con un ruolo da assoluta protagonista, Ekaterina Antropova, l’opposto ventiduenne della Savino Del Bene Scandicci, metta la firma - e le mani - anche sui Mondiali in Thailandia. "Un’emozione incredibile. Sapevo quanto le ragazze ci tenevano a vincere questo mondiale. Per noi aveva tantissima importanza e sono felice di tornare in Italia con questa medaglia al collo - dice alla Nazione la campionessa -. Le prime persone che ho chiamato subito dopo il match sono stati i miei genitori, che ovviamente avevano visto la partita ed erano felicissimi per me". Con Paola Egonu formano ormai un duo micidiale. In campo nulla è lasciato al caso, così come fuori.

"Nessun rito scaramantico prima delle partite - confida - ma faccio i miei training con la mental coach e il riscaldamento sempre allo stesso modo. Mantenendo sempre i soliti ritmi". Già la vittoria alle Olimpiadi aveva generato un grande entusiasmo intorno alle azzurre di Julio Velasco. L’ennesima medaglia contribuisce - almeno questa è la speranza della squadra - a far crescere il movimento pallavolistico italiano. "Spero che sempre più giovani si appassionino a questo sport. Non per forza a livello agonistico, per diventare campioni e campionesse, ma anche semplicemente per trascorrere del tempo con amici, condividendo questa passione. Sono felice se la nostra esperienza e il nostro amore per questo sport riesca a ispirare le nuove generazioni".

Antropova è già tornata in Italia e presto tornerà sul campo della Savino Del Bene, dove verrà travolta dall’affetto, in parte già manifestato dalle sue compagne di squadra. "Le ho sentite, sono tutte molto felici per me. Mi hanno mandato bellissimi messaggi, pieni di orgoglio, non solo quelle attuali ma anche molte mie ex compagne, con cui ho condiviso la maglia in passato". Nata in Islanda nel 2003 da genitori russi, nel 2023 ha ottenuto la cittadinanza italiana. Quello alle porte sarà il suo quinto anno alla Savino. "Non vedo l’ora di tornare a Firenze, sono molto contenta di riprendere la mia routine, di rivedere i miei posti. Per me questa città è un punto fermo nella mia vita caotica, soprattutto estiva".

Te.Sca.