
Sara Funaro, 49 anni, sindaca di Firenze (Foto Marco Mori/New Press Photo)
Firenze, 22 giugno 2025 – Il 24 giugno 2024 Sara Funaro, 49 anni, psicologa, appoggiata dal centrosinistra (non proprio un campo largo perché Iv e Cinquestelle restano fuori) viene eletta sindaca di Firenze: la candidata ottiene il 60,56% dei voti al ballottaggio, superando lo sfidante del centrodestra Eike Schmidt, ex direttore degli Uffizi, fermo al 39,44%. L’affluenza definitiva sarà del 47,98%: al primo turno aveva votato il 64,44% degli aventi diritto. Al primo turno Funaro aveva ottenuto il 43,17% dei voti, seguita da Schmidt del centrodestra con il 32,86%. Alle urne l’ha spuntata sugli altri 10 candidati con cui si era data battaglia per inaugurare l’era del dopo Nardella. Stefania Saccardi si era fermata al 7,29%, Cecilia Del Re al 6,21%, Dmitrij Palagi al 5,45%, Lorenzo Masi al 3,35%, Francesca Marrazza allo 0,55%, Alessandro De Giuli allo 0,48%, Francesco Zini allo 0,4% e Andrea Asciuti allo 0,22%.
Sindaca, un anno alla guida di Palazzo Vecchio. Tempo di bilanci...
"Ho portato avanti tante battaglie, ma tante ce ne sono ancora da combattere. Non mancano criticità da affrontare a partire dal traffico dovuto ai cantieri ed ai problemi di sicurezza”.
Sara Funaro è trafelata per le cose da fare e sorridente nella sala Giovanni dalle Bande Nere, dove sono accese le telecamere che monitorano il traffico, tallone di Achille di una città in trasformazione. Indossa un tailleur blu, canotta fucsia e tradisce serenità. Anche se il terremoto politico-giudiziario sulla sindaca di Prato Ilaria Bugetti è lì, palpabile.
Tante battaglie dunque, qualche esempio?
“La tramvia va spedita, abbiamo messo in campo molte azioni sul fronte sicurezza: dalla PolCascine ai pattugliamenti notturni con più agenti e le dico una cosa…”.
Prego…
“Vogliamo arrivare a mille agenti, ora sono 860”.
Bene, e poi?
“Ci siamo dotati di strumenti per un turismo sostenibile con provvedimenti stringenti sugli affitti brevi, la tutela del commercio di vicinato, un piano assunzioni ambizioso e immobili recuperati e concessi. Ci sono azioni piccole e medie, meno visibili, che toccano da vicino la vita dei cittadini: l’allungamento dei centri estivi e l’abbattimento dell’attesa per gli asili”.
Di cosa è più orgogliosa?
“Il piano casa, è figlio mio. E casualmente è l’unico che non ho nominato (sorride). È importante dare risposte di autonomia ai nostri cittadini e l’abbiamo fatto stanziando oltre 4 milioni sul contributo affitto e 20 milioni solo sulle case popolari. Poi ci sono progettualità come il senior housing a Villa Bracci, il progetto Lupi di Toscana sui quali stiamo lavorando”.
Promise 12mila alloggi popolari. A che punto siamo?
“Tra fine 2023 e inizio 2024 abbiamo ristrutturato e assegnato 500 alloggi. Ora puntiamo a crescere progressivamente grazie ai fondi aggiuntivi. L’obiettivo è superare l’attuale media di 350 alloggi riqualificati e assegnati all’anno. Con le risorse ordinarie ne abbiamo già ristrutturati un centinaio e sono iniziati i lavori per 6milioni che fanno parte delle risorse straordinarie, 20 milioni nel triennio. Stiamo spingendo per avere anche risorse nazionali da integrare e arrivare a uno stock minimo di alloggi vuoti”.
Ma in questo anno ha mai avuto una notte in bianco?
“Sì, quando c’è stata l’allerta rossa per il meteo. Notte insonne. Ero in questa stessa sala quando arrivò la prima telefonata: si parlava di allerta arancione ma tendente al rosso e dovevamo fare scelte immediate: chiudere scuole, musei e parchi. C’era bisogno di una scelta rapida e ho agito in modo preventivo, meglio qualche critica in più e danni in meno. Pensavo a mio nonno. E’ stato solo un assaggio di quello che ha affrontato lui”.
E sì, Bargellini, il sindaco dell’alluvione…
“Ho chiamato mia mamma infatti, per raccontarglielo”.
Di lei, sindaca, dicono sia affabile ma anche di andare dritta per la sua strada...
“Chi mi conosce sa benissimo che sono una persona aperta e accogliente, disposta al dialogo ma quando mi faccio un’idea non mi fermo più”.
È stato così anche quando sostituì Marco Giorgetti alla Pergola dopo vent’anni?
“Sì, è stato così. Ci metto un po’ di più perché mi confronto ma poi vado fino in fondo”.
Soddisfatta dell’operazione?
“Soprattutto del lavoro che sta portando avanti il direttore artistico (Stefano Massini, ndr)”.
Il successore quando arriverà? Ne parlerà con il ministro Giuli o no?
“Ne parlerò quando ci sarà il nuovo Cda e attendiamo risposte dalla Commissione ministeriale (la decisione è attesa a giorni, ndr)“.
Il nodo Alia-Multiutility invece? Dossier ancora aperto...
“Ora siamo concentrati sul bilancio da approvare nelle prossime settimane. A breve presenteremo il nuovo piano industriale che pur senza la quotazione in borsa preverà un’azione innovativa”.
Il bando di gara per il socio privato al 30% era atteso a gennaio. Ritardo fisiologico o ripensate la governance dell’acqua dopo il pressing dei comuni?
“Non c’è ripensamento. Passare dal 40 al 30 vuol dire accentrare la governance pubblica e questo è già un cambiamento importante”.
La tramvia va, ma la città è afflitta dal traffico. Aveva promesso un super consulente, tipo disaster manager. Ha cambiato idea?
“Non ho cambiato idea, vogliamo rivedere il piano generale del traffico. Per le emergenze abbiamo attivato finalmente la Smart city control room”.
Altra croce, il trasporto pubblico…
“Abbiamo novità importanti tra cui l’ampliamento della tariffa a un euro fino alle 2 di notte per i parcheggi fino a novembre (era fino a mezzanotte)”.
Bene e sui trasporti?
“Abbiamo attivato da qualche giorno i bus notturni nel centro storico fino a mezzanotte. L’obiettivo ora è estendere il trasporto pubblico la notte su tutta la città”.
Una rivoluzione…
“Una risposta per i cittadini e i lavoratori notturni: il dipendente dell’ospedale che entra all’alba, il cameriere del ristorante o del teatro che esce tardi ma anche per i giovani”.
Bene, e quanto ci investite?
“Partiremo in via sperimentale realizzando 6/8 linee N notturne sulle direttrici più usate. Le corse andranno avanti fino alle 2-3 di notte durante i feriali e tutta la notte il fine settimana. Inoltre lavoreremo per anticipare i bus che entrano in servizio la mattina presto per consentire ai lavoratori di raggiungere zone particolari, come ad esempio l’ospedale. È una misura che vale 3-4 milioni ma sarà un salto di qualità in termini di vivibilità della città facendoci fare un passo avanti deciso verso il futuro. Lavoreremo con Autolinee Toscane per organizzare questa che sarà una rivoluzione trasporto pubblico”.
Turismo e affitti brevi: provvedimenti che incideranno sulla città.
“Abbiamo un obiettivo generale: non perdere l’identità urbana. Se ho dei pezzi di città dove ci sono esclusivamente turisti ho un tessuto commerciale che perde pezzi per questo servono provvedimenti restrittivi”.
Affitti alle stelle...
“Non vogliamo un mercato sballato. I provvedimenti sono necessari a regolamentare il settore oggi con poco controllo”.
Però i cittadini scappano...
“Certo, occorrono anche parcheggi, servizi, commercio di vicinato e aree riqualificate”.
Sindaca, ma lei dove abita?
“In un condominio a Sant’Ambrogio, un quartiere che è ancora della gente”.
E come siete messi?
“Siamo rimasti in tre residenti una decina di appartamenti. Per cui il problema lo vedo da sindaca e da cittadina”.
Centro storico. Problemi aperti: ztl in uscita del carico e scarico e regolamento risciò e caddy.
“C’è un finanziamento di 2,8 milioni per i varchi telematici in uscita dal centro: faremo 55 porte. Le prime installazioni entro l’anno”.
Che rapporto ha con Catherine Commisso?
“Ho un buon rapporto con Catherine, con Rocco e col direttore Ferrari. Serve uno stadio e riqualificato: un obiettivo comune. Ci raccontiamo passo passo le cose”.
Ma porterà raggiungerà l’accordo con Commisso e a quale prezzo?
“Non faccio annunci. Se ci arriveremo, lo saprete”.
Un consigliere della sua lista se ne è andato, un’altra - la Monaco - lancia segnali di irritazione. Delusa o arrabbiata?
«Arrabbiata no. Con Michela c’è un rapporto stretto, il tema di barriere non solo infrastrutturali è vero, va affrontato. Sulla fuoriuscita del consigliere (Santarelli, ndr) ognuno risponde a se stesso e alla propria coerenza».
Alcuni lamentano poca operatività tra gli assessori: lei accentra troppo o c’è chi alla prima esperienza stenta ad avviare il lavoro?
“Gli assessori lavorano e anche tanto, certo alcune deleghe sono più visibili, altre meno. È chiaro che al primo anno c’è chi deve prendere le misure”.
Ma lei è o non è accentratrice?
“Sono molto operativa e presente. Ma perché tendo a metterci la faccia”.
Sicurezza, c’è un problema di minori non accompagnati. Cosa farà?
“C’è un problema di sicurezza in generale, sia sui minori non accompagnati che su altri giovani, basta guardare alle baby gang. Tutti i minori problematici meritano attenzione”.
Sì ma perché sono tutti a Firenze?
“I numeri sono scesi: da 500 con punte di 600 presenze a 380 però mi aspetto un’impennata estiva. Fuori comune vanno solo a titolo volontario. Da tempo chiedo di rivedere la situazione e una redistribuzione sul territorio”.
Preoccupano le rapine in strada. Lo dicono le classifiche. A Firenze fanno paura...
“Abbiamo messo in campo la Polcascine e notato un cambiamento, è servito anche abbassare le siepi. Con il piano notte le pattuglie sono aumentate del 25% e investiremo sulle telecamere…”.
Siamo già ad oltre 1800 occhi elettronici...
“Inseriremo l’intelligenza artificiale con la preallerta dei pericoli: sul modello predittivo di Roma segnaleranno assembramenti pericolosi o persone armate”.
E il vecchio tema delle forze dell’ordine insufficienti?
“Lo dicono i sindacati. Firenze ha 370mila abitanti ma le presenze sono oltre un milione al giorno. Gli agenti sono pochi”.
Fondazione Cascine, a che punto siamo?
“Entro luglio avremo lo statuto e potremo iniziare il percorso di approvazione, l’idea è una fondazione di partecipazione a maggioranza pubblica con altre istituzioni ancora da individuare per costituire poi anche un board di sponsor investitori”.
Sindaca, l’opposizione l’ha attaccata sui finanziamenti elettorali e ha presentato un esposto. Non ha mai parlato. Cosa risponde?
“I finanziamenti della mia campagna elettorale sono tutti trasparenti, rendicontati e pubblici nel pieno rispetto delle norme di legge”.
C’è una situazione difficile a Prato con la richiesta di arresto per la sindaca Ilaria Bugetti. Il Pd è scosso, i Cinquestelle sono sull’Aventino. Lei che ne pensa?
“È prematuro esprimere un giudizio prima dell’interrogatorio e della decisione del gip. Sono umanamente vicina alla collega e ho pieno rispetto e massima fiducia nel lavoro della magistratura”.
Che Firenze sarà nel 2029, suo ultimo anno di mandato?
“Una città più connessa in termini di mobilità, più verde. Una città con strade e quartieri più qualificati e con meno buche, una delle lamentele più pressanti insieme al traffico. Il mio auspicio è con il lavoro di squadra si possa avere una Firenze più sicura. E chiudo: Firenze è sempre stata una città che ha dato attenzione agli anziani e questi temi rimarranno sempre nel cuore ma vorrei una città più a misura di giovani. Il futuro sono loro”.