LORENZO OTTANELLI
Cronaca

Il futuro visto dal palco. Arriva ’Lucy Festival’

Sei giorni di eventi tra teatro e tecnologia, per esplorare i nuovi orizzonti

Sei giorni di eventi tra teatro e tecnologia, per esplorare i nuovi orizzonti

Sei giorni di eventi tra teatro e tecnologia, per esplorare i nuovi orizzonti

Siamo sicuri di aver visto tutto ciò che era possibile rappresentare in teatro? Naturalmente no, altrimenti vorrebbe dire che l’arte è morta e noi non ci vogliamo credere. Per questo, l’arrivo di una rassegna a metà con la tecnologia come il Lucy Festival è una bella sorpresa: un’edizione definita zero che per sei giorni, da venerdì 26 e fino al 1 ottobre arriva al Teatro Cantiere Florida e in altri spazi della città, in una sintesi tra scienza e arti performative. Una rassegna che ha già toccato Bologna, Forlì e Milano e che vuole far riflettere sul lavoro teatrale non umano, sulla creatività di un robot, sui dispositivi tecnologici che possono diventare strumenti di espressione artistica. Il programma è curato dalla compagnia bolognese Sblocco5 e da Elsinor Centro di Produzione Teatrale, con la direzione artistica di Ivonne Capece e Micol Vighi, con il contributo di Fondazione CR Firenze. Si parte, quindi venerdì 26 negli spazi del Circolo XXV Aprile con il workshop ’GenerAzioni Digitali’. Un laboratorio che continua fino a domenica 28, aperto a tutte le generazioni e curato da Renzo Francabandera, in cui la performance si accompagna a dispositivi indossabili. Lunedì 29, al Cantiere Florida, invece c’è ’Todos los males’ (ore 21), un lavoro firmato da Anagoor, un film nato per essere visto a teatro, in una sorta di work in progress. Martedì 30, invece, sempre al Florida, c’è ’Dux Pink’, alle 19,30: una performance che ricolloca le donne accanto agli uomini nella determinazione dei grandi eventi storici. Alle 21, invece il rapporto uomo-macchina viene sviscerato in ’Gradi di libertà’ (ore 21) nel confronto tra Matteo Cesari, docente in Discipline dello Spettacolo, e Federico Espositi, ricercatore nel campo dell’automazione. La rassegna si conclude il 1 ottobre, sempre al Florida con due spettacoli: ‘Inside Me’ alle 19,30 sulle dinamiche del progresso umano attraverso Leopardi e ‘Quel che si vede ad occhi chiusi’ (ore 21) in un evento per le sole orecchie. "L’idea di Lucy – spiega Ivonne Capece – è una sorta di storia dell’umanità a partire dall’australopiteco Lucy. Un lavoro sulla conquista del fuoco e sull’origine del rapporto dell’uomo con la ricerca". Tutte le informazioni sono su www.teatroflorida.it.

Lorenzo Ottanelli