
I viticoltori sono fiduciosi in vista della vendemmia che si preannuncia in anticipo rispetto agli altri anni
Annata buona quella 2025 con la vendemmia che si preannuncia in leggero anticipo rispetto agli altri anni. Anche il meteo sembra essere stato quello giusto nonostante le ondate di caldo. Ma ora si guarda la cielo e si spera. Come spiega Serena Gusmeri di Vecchie Terre di Montefili, 12 ettari tra Panzano e Montefioralle con altitudine anche di 500 metri, "la maturazione va bene, ma ci vorrebbe un po’ di acqua, di quella giusta, ovviamente, non i temporali che rovinerebbero tutto. Penso che se anche il prossimo mese va così, che inizieremo la vendemmia una settimana prima del canonico fine settembre".
Andrea Corti dell’azienda agricola Poggio al Chiuso e presidente del Consorzio Chianti Colli Fiorentini, sottolinea che "la vendemmia 2025 si preannuncia di livello qualitativo alto per sanità delle uve e maturazioni, che comunque risultano leggermente anticipate in relazione alle alte temperature registrate in agosto. Le piogge degli ultimi giorni saranno utili per riequilibrare gli zuccheri e le acidita. La quantità delle uve sarà, come da previsioni, inferiore alla vendemmia 2024. Ci aspettiamo vini con ottima struttura e bel potenziale di invecchiamento". A pensarla alla stessa maniera è Marco Guiggiani del Castello della Paneretta. "La ripresa vegetativa è avvenuta in modo regolare, non ci sono stati problemi di gelate. Abbiamo avuto abbondanti piogge ma in modo regolare senza manifestazioni di grandine". Non ci sono state neppure malattie e "quindi il grappolo ha effettuato una crescita senza intoppi". Anche Guiggiani parla di "anticipo di 7/10 giorni sulla maturazione" e "bisogna vedere le prossime 2/3 settimane dí condizioni climatiche temporali. Sono fiducioso e ansioso di effettuare la vendemmia sperando che ci dia tante soddisfazioni". Dal canto suo Gianluca Gasparri, imprenditore chiantigiano e vice presidente Coldiretti, evidenzia che "l’annata è stata caratterizzata da abbondanti piogge invernali e temperature elevate in estate. Di conseguenza le previsioni sono di una vendemmia anticipata di circa una settimana, e si stanno già raccogliendo le uve per i bianchi e le basi spumante. Per i rossi, specie il Sangiovese, si dovrà attendere la prima decade di settembre. Salvo imprevisti delle ultime settimane lo scambio termico degli ultimi giorni ha favorito una buona maturazione e quindi uve di ottima qualità mentre la quantità dovrebbe essere in media con quella dello scorso anno". Per Gasparri, vendemmia a parte, "problemi importanti ci sono per i vini rossi, che soffrono di più e che arrivano dalla commercializzazione. Dazi Usa confermati al 15%, tensioni internazionali, perdita di potere di acquisto da parte dei cittadini un po’ in tutto il mondo, rischiano davvero di mettere in ginocchio un settore strategico per l’agricoltura".
Andrea Settefonti