PAOLO GUIDOTTI
Cronaca

I resti del soldato tedesco, l’ultima vittima della Gotica

La scoperta è stata fatta nei boschi impervi intorno a Pian dell’Altello. Riposerà al cimitero della Futa. Il sindaco Bottino: “Pietà per l’uomo”

Un momento del ritrovamento e del recupero dei resti ossei (Fotocronache Germogli)

Un momento del ritrovamento e del recupero dei resti ossei (Fotocronache Germogli)

Palazzuolo sul Senio (Firenze), 24 giugno 2025 – I resti di un altro soldato tedesco, di un altro giovane, da oggi riposano accanto a quelli di altri 30683 commilitoni, sepolti nel cimitero militare di Germania al passo della Futa. Il ritrovamento è stato del tutto casuale. Un uomo che camminava nei boschi intorno all’impervia zona di Pian dell’Altello, nel comune di Palazzuolo sul Senio, ha notato un oggetto seminascosto da foglie e terra, un cinturone ben conservato. Ha scavato leggermente, ed ecco affiorare delle ossa. Subito ha avvisato i carabinieri che a loro volta hanno chiamato il sindaco palazzuolese Marco Bottino che ha dato il nulla osta per la rimozione e il trasferimento di quei pochi resti umani. Che non si è potuto associare a un nome, poiché non si è riusciti a ritrovare neppure la piastrina di riconoscimento.

Nonostante le ricerche e lo scavo effettuati tutto intorno è stato possibile ritrovare soltanto una scapola e due vertebre. Nient’altro era rimasto del suo corpo. C’erano invece, oltre al cinturone, monete, bottoni, e i resti di un telo impermeabile, forse la tenda in cui il soldato era rifugiato. Probabile che il cadavere sia stato scempiato e fatto a pezzi dagli animali.

Quel che è certo è che la zona di Poggio all’Altello, nell’Appennino tosco-romagnolo, all’interno della Linea Gotica, insieme a Ca’ di Cicci, Ca’ di Vestro e Podere Faino, erano base operativa dei nuclei locali della Resistenza, la Brigata Bianconcini Garibaldi. Le forze nazifasciste avevano loro come obiettivo, e il soldato tedesco restò vittima di qualche operazione antipartigiana. Al trasferimento dei resti umani, raccolti in una cassettina, hanno partecipato 11 soldati tedeschi, facenti parte di un’associazione impegnata nelle onoranze e nel mantenimento dei cimiteri di guerra germanici. Stavano prestando la loro opera di volontariato al cimitero tedesco della Futa, e ben volentieri sono venuti a dare una mano nella triste operazione.

"Ho provato una grande emozione – confida Marco Bottino, sindaco di Palazzuolo -. Abbiamo dissepolto i resti di quello che tanti anni fa era un nemico al servizio di una terribile dittatura. Ma ho provato lo stesso pietà per un uomo che la sua famiglia avrà pianto senza avere una tomba su cui ricordarlo. E ho pensato a come la guerra presenti il conto anche dopo così tanti anni”.