
Giacomo Guidi (nel riquadro) in una foto presa dai suoi profili mentre fa parapendio
Firenze, 1 settembre 2025 – Il lancio con il parapendio finisce nel dramma: muore a 36 anni schiantandosi al suolo in fase di atterraggio. L’incidente è avvenuto ieri pomeriggio, intorno alle due, alle pendici del monte Carpinaccio, meta dell’appennino toscoemiliano nel territorio di Firenzuola frequentatissima dagli appassionati di questa disciplina. La vittima è Giacomo Guidi, bolognese di Minerbio, la cui identità è rimasta incerta per alcune ore perché non aveva in tasca i documenti. Da chiarire anche la dinamica dell’incidente: qualcosa è andato storto a pochi metri dal suolo.
Gli accertamenti saranno compiuti dalla compagnia dei carabinieri di Borgo San Lorenzo, comandata dal capitano Francesco Ferrara. Ci sarebbero dei testimoni che hanno assistito all’incidente e che adesso saranno ascoltati. Da verificare anche l’attrezzatura.
Sul monte Carpinaccio sono intervenuti i vigili del fuoco vigili del fuoco del comando di Firenze, distaccamento di Barberino del Mugello, e del distaccamento di Monghidoro del comando di Bologna, per dare supporto ai sanitari del 118 nel tentativo di rianimare il giovane parapendista, ma non è stato possibile salvare il 36enne. Gravi i traumi subiti dallo sportivo nella caduta al suolo. Personale sanitario con squadre di terra e dell’elisoccorso Pegaso, decollato da Firenze, hanno purtroppo constatato il decesso.
Guidi, che avrebbe compiuto 37 anni proprio oggi, era partito con il parapendio dal parco eolico del monte Carpinaccio, un crinale gettonatissimo per questo tipo di attività sia per le condizioni morfologiche che per il vento, componente fondamentale per planare. Per le sue caratteristiche ritenute sicure per questi lanci, c’è anche chi pratica il parapendio di notte, dopo aver acceso dei fuochi che servono come punto di riferimento.
Ma quello di ieri sembrava un volo ordinario, come Guidi ne aveva fatti tanti, in condizioni atmosferiche che non sembravano insidiose. Lo sportivo stava planando da solo, dopo aver probabilmente parcheggiato l’auto non troppo vicina al punto di partenza del volo.
In tasca non aveva infatti documenti, e non è stato semplice risalire alla sua identità. Gli accertamenti sono infatti durati diverse ore. Guidi, che lavorava alla Marposs di Bentivoglio, non era sposato e non aveva figli, era un parapendista esperto, che praticava questa sua passione da almeno tre anni: aveva iniziato con una scuola proprio sull’appennino toscoemiliano. Appena qualche giorno fa aveva planato dalla Marmolada, come raccontano i suoi profili sui social che descrivono le sue imprese anche estreme in giro per l’Italia e il mondo. Il parapendio, le arrampicate, la moto. Amava particolarmente la montagna ma proprio lassù, in cielo, qualcosa lo ha tradito.