REDAZIONE FIRENZE

Firenze, Ncc da fuori regione: “Impossibile accedere alla Ztl senza prendere multe”

Confartigianato La Spezia: “Il sistema dell'invio dell'sms ogni tre ore è complicato per chi sta lavorando. Molte aziende faranno ricorso”

Ncc contro il sistema di accesso della ztl a Firenze

Firenze, 1 maggio 2023 – Protestano gli Ncc che arrivano a Firenze da fuori regione per il sistema che li obbliga a inviare un sms ogni tre ore per accedere alla ztl. Se infatti in altre città per entrare nei centri storici è più semplice – a Milano, per esempio, gli autisti di noleggio con conducente che arrivano da fuori Lombardia devono inviare un'email al Comune entro 72 ore dall'accesso, a Roma si registra la targa e per un anno non va fatto niente – a Firenze questo meccanismo, sostengono gli ncc, “non è altro che un sistema per far pagare multe a chi lavora”.

Sul portale dobbiamo inserire le targhe delle auto e non è così semplice perché a volte il sistema non funziona. Poi dobbiamo avere un portafoglio elettronico, dal quale tutte le volte che un nostro cliente vuole andare in centro a Firenze – spiega Giovanni Magrini, ncc con attività a La Spezia e Carrara – viene scalato un euro. Prima di entrare nella Ztl dobbiamo inviare un sms e quando siamo con i clienti, c'è chi giustamente protesta perché stiamo al cellulare per inviare il messaggio e attendere la conferma. Se questa arriva dopo che siamo passati sotto le telecamere, prendiamo lo stesso la multa. La sanzione arriva anche quando il portafoglio elettronico non ha credito sufficiente a scalare l'euro. Non solo, per uscire dalla ztl, dobbiamo inviare l'sms esattamente alla scadenza delle tre ore”.

“Gli ncc sono un servizio pubblico e quando portiamo i clienti da una città all'altra – prosegue Magrini – siamo a lavorare. Non possiamo farci carico di tutti questi passaggi burocratici per l'accesso. Tanto più che una cosa del genere accade solo per Firenze. Siamo preoccupati. A giugno, per due grandi eventi di Pitti, arriveranno da tutta Italia più di 200 ncc. Le nostre imprese si troveranno sicuramente a dover pagare un sacco di multe”.

Confartigianato La Spezia: “Rischio ricorsi. Chiediamo al Comune di rivedere il sistema di accesso alla Ztl”

“La categoria dei noleggi con conducente – spiega Nicola Carozza, responsabile sindacale di Confartigianato La Spezia, che rappresenta due consorzi e una quarantina di aziende del settore che operano nel terminal crociere e settimanalmente portano turisti stranieri nel capoluogo toscano - sta avendo grossi problemi per l’accesso all'area Ztl di Firenze (centro e uso corsie riservate). Per questo abbiamo scritto all’assessore Stefano Giorgetti per approfondire la questione e richiedere alcuni correttivi”. “Troviamo giusto che le aziende che accedono al centro storico siano regolate e censite e che contribuiscano economicamente. ma la modalità operativa attuata dalla Sas, che gestisce il servizio, non è gestibile per gli operatori e favorisce solo il sanzionamento delle aziende”.

Con la primavera e l’estate le imprese si attendono un crescente aumento delle sanzioni e il rischio è che molte facciano ricorso contro il Comune di Firenze. “Prima le ditte di ncc – sottolinea Carozza - erano registrate e autorizzate in maniera pluriennale, oggi devono, oltre alla registrazione, provvedere ad avvisare il comune tramite sms con una richiesta che deve essere fatta prima dell'accesso ed è temporizzata”. E tante sono le difficoltà. “Le aziende, al pagamento dell’euro di spettanza, non ricevono neppure nessuna fattura. Frequenti sono le dimenticanze da parte degli autisti e le conseguenti sanzioni amministrative”.

Cosa chiedono gli ncc? “Le aziende che non sono contrarie a pagare anche qualcosa di più, ma preferirebbero – risponde il responsabile sindacale di Confartigianato la Spezia - un sistema più semplice come il pagamento tramite telepass, un’autorizzazione senza obbligo di invio dell’sms, oppure la possibilità di comunicare l’accesso con un periodo più ampio di tempo, per esempio 72 ore”. “Purtroppo – conclude - con l’assessorato non abbiamo avuto modo di confrontarci e rappresentare i nostri problemi operativi, anche se ci ha comunicato l’intenzione di iniziare un percorso di revisione del regolamento. Auspichiamo che in quella fase siano prese in esame le nostre richieste”.