MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

4 luglio, gli Usa compiono 249 anni. Festeggia anche Firenze: salvo il Consolato

Ecco dove trascorrere in città una giornata dai sapori made in Usa nel segno dell’Independence Day: tutto sulla festa americana del 4 luglio. Tante le curiosità: dalla campana che non suona da 200 anni alla leggenda sulla nascita della bandiera a stelle e strisce

Gli Usa compiono 249 anni. Festeggia anche Firenze: salvo il Consolato

Gli Usa compiono 249 anni. Festeggia anche Firenze: salvo il Consolato

Firenze, 4 luglio 2025 - Oggi, 4 luglio, gli Stati Uniti d'America sono in festa per il loro 249esimo compleanno, nel giorno in cui si celebra l’anniversario dalla Dichiarazione di indipendenza del 1776. A Firenze in queste ore è arrivata la notizia sul futuro del Consolato Usa, che non chiuderà. Ad annunciarlo è stato l’ambasciatore americano in Italia, Tilman J. Fertitta. Oggi, per chi desidera fare un tuffo negli States pur rimanendo nel cuore di Firenze, l'Hard Rock Cafe anche quest'anno renderà omaggio alle sue radici ricordando la festa nazionale statunitense. Oggi il Cafe di piazza della Repubblica sarà addobbato a tema, si vestirà a stelle e strisce e a tavola proporrà una giornata dai sapori made in Usa con i piatti tipici della cucina Hard Rock che ricordano quelli tradizionali della cucina di oltreoceano. Inoltre, a partire dalle ore 21, si esibiranno sul palco di Hard Rock i Drum N’ Jack, band pop-punk toscana fondata nel 2022 e finalisti del Sanremo Rock nelle ultime due edizioni al teatro Ariston.  

La storia e l'origine della festa. Nota come Independence Day, o anche semplicemente Fourth of July tra gli angolofoni, la festa ricorda il lontano 4 luglio 1776, quando tredici colonie della costa est del Nord America dichiararono la loro indipendenza dalla corona britannica, andando così a formare gli "Stati Uniti d'America". Ecco tutto quello che c'è da sapere su questa festività tutta americana, che molti hanno imparato a conoscere grazie ai film.  

La culla della libertà. La Dichiarazione d’Indipendenza venne appunto firmata il 4 luglio 1776 a Philadelphia, in Pennsylvania, all'epoca la città più grande delle tredici colonie. Il testo venne redatto da Thomas Jefferson e firmato da 56 delegati delle varie colonie nella Pennsylvania State House, edificio ancora esistente e ora noto come Independence Hall per commemorare lo storico evento. Da allora, la città della Pennsylvania viene soprannominata "The Cradle of Liberty", ovvero "la culla della libertà".  Scusi, mi fa una "John Hancock" in basso a destra? Il presidente del congresso, John Hancock, originario della colonia del Massachusetts, fu il primo a firmare la Dichiarazione, che è ora conservata nei National Archives di Washington. La sua firma ricca di ghirigori divenne così famosa che ancora oggi si usa il suo nome come sinonimo di firma, soprattutto in tono scherzoso. Quindi, se qualcuno in America vi chiedesse di fare una John Hancock in basso a destra, vi sta solo chiedendo una firma.  

La campana che non suona da 200 anni. Altro simbolo indiscusso del “Fourth of July” è la Liberty Bell, una campana di quasi 300 anni che sorgeva sulla torre della Independence Hall. Non si sa se la campana abbia rintoccato per annunciare la firma della Dichiarazione, ma da allora è diventata un emblema della libertà, anche grazie alla citazione biblica incisa sull'esterno, che recita: “Proclama la libertà su tutta la terra e ai suoi abitanti”. La campana si trova ora a fianco della Independence Hall, ma è dal lontano 1846 che non la si fa suonare per paura che si rompa, vista l'età avanzata e la grande crepa su un lato. In occasione del “Fourth of July”, la si tocca delicatamente (in inglese "tap") tredici volte per aprire le celebrazioni.  

La più grande festa di hot dog dell’anno. In questa giornata tanto speciale, gli americani mangiano circa 155 milioni di hot dog – cibo approdato in America nell'800 con l'immigrazione tedesca e polacca - quasi uno ogni due abitanti, insieme a hamburger, pannocchia di mais e patatine fritte.  

La storia del vessillo trapunto di stelle. Negli Stati Uniti non è raro vedere sventolare la bandiera nazionale nei giardini di casa, una tradizione che si ravviva ancora di più in occasione del 4 luglio. Secondo la leggenda, anche la bandiera è nata a Philadelphia, tessuta da una signora di nome Betsy Ross di cui è tuttora possibile visitare la casa.  

Falò e fuochi d’artificio. Una delle tradizioni più diffuse consiste nell’accendere i cosiddetti “bonfires”, cioè i falò, soprattutto nel New England, dove Salem regge il record dei falò più notevoli. In quasi tutte le città d'America il 4 luglio si festeggia con spettacolari fuochi d'artificio, che segnano la fine di una giornata ricca di eventi di ogni tipo: dalle celebrazioni ufficiali fino ai “block parties” che si organizzano nelle città tra vicini di quartiere.