SANDRA NISTRI
Cronaca

Elettrodotto, proteste e striscioni: "Il nostro panorama verrà stravolto"

Cresce tra i cittadini il malcontento per l’opera, troppo vicina alle case e per l’impatto visivo. Carovani: "Faremo tutto il possibile per migliorare ciò che si può. Saremo portavoce dei cittadini".

Cresce tra i cittadini il malcontento per l’opera, troppo vicina alle case e per l’impatto visivo. Carovani: "Faremo tutto il possibile per migliorare ciò che si può. Saremo portavoce dei cittadini".

Cresce tra i cittadini il malcontento per l’opera, troppo vicina alle case e per l’impatto visivo. Carovani: "Faremo tutto il possibile per migliorare ciò che si può. Saremo portavoce dei cittadini".

La protesta corre attraverso decine di immagini dei sostegni dell’elettrodotto ‘spuntati’ nel centro cittadino postate sui social. C’è anche chi, però, affida il malcontento ad un maxi striscione teso in via Giusti con una scritta che punta sul gioco di parole: "380mila Volt.e grazie per l’orrore". Nonostante il deserto agostano, il malcontento per l’impatto visivo decisamente forte e la vicinanza alle case dei sostegni non si affievolisce, tanto che il sindaco Giuseppe Carovani deve intervenire con un lungo post pubblicato su Facebook nel quale ricorda che il permesso per l’opera, il cui iter autorizzativo è durato 15 anni, è stato rilasciato dal Ministero dell’Ambiente di concerto con il Ministero dei Beni Culturali. "Da un impatto visivo diffuso, a cui eravamo abituati – scrive – passeremo ad un impatto concentrato che appare eccessivamente invasivo. Il nostro bel panorama, che è oggetto di tutela paesaggistica sin dai primi anni ’60, ne risulta oggettivamente stravolto". Dal punto di vista della tutela della salute, invece, il nuovo elettrodotto dovrà rispettare il limite di 3 micro Tesla rispetto ai 10 consentiti per gli elettrodotti esistenti: "Sotto il profilo di tutela della salute – aggiunge dunque il sindaco – avremo dunque un miglioramento significativo rispetto alla situazione attuale". Per quanto riguarda l’impatto ‘visivo’ invece le opzioni non sono molte: "Come Comune – dice Carovani – abbiamo cercato di farci interpreti del disappunto dei cittadini firmatari della petizione e abbiamo aperto un tavolo di confronto con Terna, la Soprintendenza, Arpat e Asl – coinvolgendo anche il Comitato Salute e Paesaggio - per verificare cosa sia possibile fare concretamente per migliorare l’impatto dell’elettrodotto. Le opzioni in campo sono limitate: diversa colorazione, mitigazione con vegetazione dei singoli sostegni, eventuali interventi che possano trasformare una criticità in un elemento di design urbano. Non abbiamo la pretesa di convincere nessuno a cambiare idea, ma faremo tutto il possibile per migliorare quello che si può".

Sandra Nistri