ALESSANDRO PISTOLESI
Cronaca

Gli eco-vandali non fermano l’eolico. Vertice tra i sindaci dopo il raid: "Pronti a rafforzare i controlli"

Domani la seduta dell’Unione dei Comuni. Il presidente Triberti: "Non presteremo il fianco a certi imbecilli"

Il blitz dei cinquanta incappucciati non ferma l’avanzata delle turbine in Mugello. Il raid messo in atto dagli eco-terroristi sul monte Giogo – l’accusa, pesante, che ha portato la Dda di Firenze ad aprire un fascicolo è di rapina e minaccia aggravate dalle finalità di eversione o terrorismo – fa riflettere i sindaci che per domani hanno convocato una seduta dell’Unione dei Comuni del Mugello.

Durante la seduta si parlerà anche dell’assalto degli eco-vandali che "a volto coperto, con cani e coltelli, hanno occupato abusivamente e sabotato il cantiere", come denunciato da Agsm Aim, la società titolare del progetto eolico di Monte Giogo del Villore. "Durante la seduta valuteremo se aumentare i controlli a presidio del cantiere di Villore", anticipa Tommaso Triberti, presidente dell’Unione.

Nessun passo indietro dunque sull’eolico per quanto riguarda i progetti già approvati: "Gli atti incivili fatti da certi imbecilli non metteranno in discussione un intervento che ha già ricevuto le autorizzazioni necessarie – chiarisce Triberti –. È legittimo avere punti di vista differenti e giustamente le associazioni esprimono i loro pareri. Altra cosa però sono i fatti accaduti a Monte Giogo: non si può prestare il fianco a questi vandali". Sono cinque i progetti di eolico al momento sulla carta previsti in Mugello, per un totale di trenta turbine. "Se ci saranno da valutare altri impianti ci muoveremo come abbiamo sempre fatto: valutando caso per caso, sotto ogni aspetto", assicura il presidente dell’Unione.

Intanto da associazioni e comitati continuano ad arrivare condanne per l’attacco degli incappucciati: "No alla violenza, sì al dialogo democratico", è la sintesi della Coalizione ambientale Tess che "si dissocia da qualsiasi forma di violenza. La transizione ecologica può e deve essere un processo condiviso. Ma senza partecipazione non c’è sostenibilità, e senza confronto non c’è democrazia".

Alessandro Pistolesi