Firenze, 02 settembre 2025 - “Non possiamo permettere che l'umanità cada così in basso. I giovani si rendano conto dell’impegno per la pace: deve essere preso individualmente lavorando per sensibilizzare affinchè diventi sempre più comunitario”. Monsignor Cesar Essayan, vicario apostolico dei Latini di Beirut invita i membri del Consiglio dei Giovani del Mediterraneo a fare sempre di più per la pace. Impegnati in una settimana di plenaria tra Fiesole, Firenze e Roma, oggi i 34 giovani provenienti da 20 Paesi che affacciano sul “Mare nostrum” sono stati accolti nel Salone de’ Duecento a Palazzo Vecchio dalla sindaca Sara Funaro e dal presidente del consiglio comunale Cosimo Guccione. Tre delegati provenienti da Libano, Spagna e Malta hanno parlato di pace, fraternità mediterranea e ambiente. Le conclusioni sono state affidate a Monsignor Essayan che ha parlato della situazione nel suo Paese, ma anche di Gaza.

“Oggi vediamo alcuni gesti di solidarietà, ma non basta: è una goccia nell'oceano dei bisogni» ha detto a proposito della missione della Global Sumud Flotilla diretta proprio a Gaza. Per il Vescovo di Beirut "non possiamo permettere ancora che l'umanità cada così in basso, dove la dignità della persona umana viene calpestata. Spero che le persone che hanno in mano le decisioni sulle vite degli altri, si accorgano che solo salvando vite, creando pace, possiamo andare verso un mondo sempre migliore. Altrimenti è la fine per tutti".

Rivolgendosi ai giovani del Consiglio del Mediterraneo, li ha invitati a rendersi conto “dell'importanza della pace, dell'impegno per la pace che deve essere preso individualmente, ma anche dell'importanza di sensibilizzare perché questo impegno diventi sempre più comunitario. Papa Francesco ci ha insegnato attraverso la Laudato sì a riscoprire quanto la dignità della persona umana sia un valore imprescindibile per la pace, per la fraternità e per la vita umana stessa”. Il Consiglio dei Giovani del Mediterraneo è nato proprio a Firenze nel Salone de’ Duecento 2 anni fa, nel luglio 2023, opera segno del Convegno dei Vescovi del Mediterraneo, promosso dalla Chiesa Italiana e coordinato dalla Rete “Mare Nostrum”, composta dalla Fondazione Giorgio La Pira, dalla Fondazione Giovanni Paolo II, dall’Opera per la Gioventù Giorgio La Pira ODV e dal Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira; a loro la Conferenza Episcopale Italiana ha affidato la realizzazione del progetto. È il frutto della Carta di Firenze, firmata proprio a Palazzo Vecchio il 26 febbraio 2022 al termine di uno storico incontro che ha visto riuniti i vescovi cattolici e i sindaci delle città mediterranee. Al centro pone la persona, la dignità e il rispetto dei diritti fondamentali, la necessità di politiche migratorie rispettose, dei diritti umani e di strategie di sviluppo nei Paesi di origine, la dignità del lavoro come strumento contro disuguaglianze e tensioni sociali. La Carta indica il dialogo interculturale e interreligioso e l’educazione come cuore di questo e sollecita ad affrontare la sfida del cambiamento climatico per preservare la qualità della vita per le generazioni future.