NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Cinema, prima volta in piazza Pitti. Arena estiva tra cult e retrospettive

Dal 16 giugno proiezioni a ingresso gratuito. Da non perdere ’I Laureati’ prima regia di Leonardo Pieraccioni. La sindaca: "Un luogo che vogliamo far vivere". Il direttore Verde: "Film a Boboli? In futuro chissà".

‘Apriti cinema’, la rassegna cinematografica dell’Estate fiorentina, sbarca in piazza Pitti, dal 16 giugno al 27 luglio: alle 21,45 saranno proiettati film a ingresso gratuito. La novità di piazza Pitti è una delle più attese ma la rassegna propone tanti spunti come un evento dedicata a Luca Guadagnino, a cui va il Premio Fiesole ai Maestri del Cinema 2025. Tra gli ospiti poi, il 16 giugno, ci sarà Leonardo Pieraccioni che, col capolavoro ‘I laureati’, festeggia i 30 anni dall’uscita. Sono diversi i titoli che provengono dai festival internazionali della ‘50 giorni di cinema a Firenze’, come quelli delle rassegne ‘Le notti di mezza estate’ de Lo Schermo dell’arte, ‘Storie che accadono sulla terra’ del Festival dei popoli e ‘Summer edit’ del Middle east now. Sono previsti poi in anteprima i documentari ‘Mimo-Portrait of a modern mimo’ di Tara Vessali (26 giugno) e ‘Il magnifico. In ricordo di Massimo Sarchielli’ di Cecilia Muzzi (23 luglio). Attenzione anche allo strategico lavoro fatto con Le Gallerie degli Uffizi che saranno presenti con una mini-rassegna con quattro eventi, sul tema del rapporto tra l’uomo e l’arte: le date sono 20 giugno (‘Silent trilogy’), 4 luglio (‘Il codice del bosco’), 11 luglio (‘Generazione romantica’) e 25 luglio (‘Uomo e scienza’). Il 27 luglio ci sarà un evento speciale in attesa della retrospettiva dedicata a Orson Welles. La rassegna è organizzata dall’associazione ‘Quelli dell’Alfieri’, con la programmazione a cura del cinema ‘La compagnia-Fondazione Sistema Toscana’. "La possibilità di usufruire di piazza Pitti è una bella novità per la nostra città – sostiene la sindaca Sara Funaro –. È un luogo che vogliamo far vivere".

"Abbiamo spinto a lungo – spiega il direttore degli Uffizi, Simone Verde – perché la nuova collocazione dell’arena fosse in piazza Pitti, un po’ per evitare di continuare a ingombrare il piazzale degli Uffizi con altre transenne e poi perché così si fa scoprire ancora di più alla città la bellezza di quel segmento di centro storico che è l’Oltrarno e che trova in Palazzo Pitti uno dei luoghi più magnifici in assoluto". Verde ha poi precisato che la rassegna all’interno del giardino di Boboli "presenta extra costi che non siamo in grado di sostenere ma per il futuro "sarebbe senz’altro un’occasione unica per approfittare della natura che è in città".

Niccolò Gramigni