
Luca Milani, capogruppo del Pd in Palazzo Vecchio
Da sommerso a ripescato, a sorpresa. Luca Milani, 58 anni, cresciuto all’Isolotto alla fine sarà candidato del Pd al consiglio regionale nel collegio cittadino di Firenze 1. Entra in lista al posto di Iacopo Melio, blindato dal partito regionale nel listino bloccato al termine della lunga notte in via Forlanini di inizio settimana.
Il capogruppo dem in Palazzo Vecchio occuperà il quarto slot in lista, preceduto, in ordine, dalla coppia di consiglieri regionali uscenti Cristina Giachi e Andrea Vannucci e dalla vicesegretaria cittadina Angela Scaglione. In sostanza, esce uno schleiniano che guarda e parla all’universo dei diritti civili, entra uno schleiniano che il Pd spende come candidatura dialogante per percorso personale al mondo sindacale. Visto che Milani nasce metalmeccanico, già sindacalista della Fiom, di area cattolico progressista, da sempre impegnato sui temi della pace.
"L’area Schlein trova quindi una candidatura autorevole in grado di parlare alla città, per raccogliere i voti di chi ha sostenuto la segretaria al congresso, vinto a Firenze con il 70% dei consensi", fa sapere il partito.
Come a dire, ma senza strappi: alla coppia di nardelliani doc come Giachi e Vannucci compensano ora il tandem Melio-Milani. "Metto la mia candidatura al servizio del mio partito per dare forza alle idee che la segretaria Schlein ha messo in campo per rinnovare il Pd, insediarlo nuovamente nella società, costruire nuova centralità ai temi della salute, del lavoro, dei diritti - le parole di Milani -. Ringrazio Iacopo Melio per aver scelto di spendersi in tutta la Toscana con la presenza nel listino e raccolgo il suo testimone nel collegio impegnandomi in prima persona. Con me porto l’esperienza di questi anni in Palazzo Vecchio, e la voglia di parlare a quei mondi che in Elly Schlein hanno visto una speranza e oggi vogliono continuare a sostenere quel cambiamento. Inizieremo una campagna sobria, tra le persone e per le persone, a fianco del presidente Giani".
Frang