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I castagni dell’Alto Mugello si stanno seccando. I sindaci: “Non sappiamo perché”

L'allarme arriva da Marradi e Palazzuolo sul Senio. Forse sono gli effetti dell'alluvione

I castagni dell'Alto Mugello stanno seccando

Marradi (Firenze), 3 ottobre 2023 – “I nostri castagni stanno seccando”. L’allarme arriva da Marradi e a parlare è il sindaco Tommaso Triberti, intervenuto in consiglio regionale. “Il nostro castagneto è sparito, ma ora il problema si sta estendendo: i castagni non sono produttivi, stanno seccando”, queste le parole pronunciate dal primo cittadino.

Un problema che, unito alla precarietà dei collegamenti, "mette a serio rischio la sagra delle castagne, il momento più importante da un punto di vista economico per le aziende e le imprese di questo territorio”. Triberti ha parlato davanti alla commissione per la tutela, la valorizzazione delle aree interne, delle conseguenze dell'alluvione di maggio e del terremoto di metà settembre. Ora si è aggiunta anche l'emergenza terremoto, “con 40 edifici inagibili - spiega Triberti - una trentina di persone evacuate dalle proprie abitazioni”.

Il terremoto ha colpito duramente anche la confinante Palazzuolo sul Senio: "Ci troviamo di fronte a problematiche molto importanti per l'oratorio, la chiesa, le cripte - spiega il sindaco Gian Piero Moschetti -. La chiesa ha subito un danno importante al loggiato davanti al sagrato; sembra ci siano problemi anche per il vecchio teatro della Misericordia, stiamo valutando adesso. Anche l'edificio più antico, la cripta romanica, sembra aver avuto dei problemi. Poi c'è la stabilità di due ponti, uno risalente al Medioevo, da valutare”.

Il terremoto ha lasciato qui uno strascico importante, che si somma ai danni dell'alluvione. "E ora anche da noi i castagni stanno seccando. Non sappiamo perché, ma qualcosa sta succedendo”. Nel comune di Londa, dice il sindaco Tommaso Cuoretti, “il fenomeno più importante è stata l'alluvione”. Il terremoto ha colpito meno duramente: “Non ci sono edifici inagibili. Stiamo lavorando a riapertura strada che isola circa duecento persone. Abbiamo chiesto i finanziamenti limitati a somme urgenze. Via via che passano i giorni, emergono altre problematicità: l'alluvione ha raso al suolo la produzione delle pesche, che quest'anno non ci sarà”