
Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, guida il Gruppo bancario della Cassa di Ravenna
Cassa di Ravenna – che, oltre alla capogruppo, controlla la Banca di Imola, il Banco di Lucca e del Tirreno e tre società di servizi e prodotti – ha approvato il bilancio individuale della Cassa e quello consolidato del Gruppo bancario presieduto da Antonio Patuelli, relativi al primo semestre 2025. I primi sei mesi hanno visto la raccolta diretta da clientela della capogruppo aumentata a 4.599 milioni (+2,43%) e la raccolta indiretta raggiungere i 5.918 milioni di euro (+7,53%), di cui 2.798 milioni di euro in risparmio gestito (comprensivo dei prodotti finanziario-assicurativi). L‘utile semestrale lordo della Cassa è cresciuto a 41,2 milioni di euro (+33,16%) e l‘utile netto è salito a 34,1 milioni di euro (+35,63%): si tratta del risultato migliore di sempre, sottolinea la nota del gruppo. Positivo anche il bilancio semestrale consolidato del Gruppo Cassa con un utile lordo di 37,9 milioni (+12,19%) e un utile netto di 24,6 milioni (+11,32%) anche in questo caso si tratta del "risultato migliore di sempre".
Nel bilancio consolidato la raccolta diretta è aumentata a 6,728 miliardi (+2,89%), la raccolta indiretta è salita a 8,312 miliardi (+7,93%), di cui 3.770 milioni di risparmio gestito (comprensivo dei prodotti finanziario-assicurativi). I coefficienti patrimoniali di vigilanza al 30 giugno "rafforzano ulteriormente l‘elevata patrimonializzazione complessiva del Gruppo Cassa": il CET 1 è cresciuto al 21,14% rispetto all‘8,64% richiesto dalle competenti Autorità, mentre il Total Capital Ratio di Gruppo è salito al 22,39% rispetto al 12,84% richiesto.
Il margine d‘interesse consolidato è aumentato a 62,5 milioni (+5,55%), le commissioni nette a 52,5 milioni (+9,69%), il margine di intermediazione a 122,9 milioni (+8,90%), le rettifiche e gli accantonamenti per rischio di credito a 12,1 milioni di euro (+46,91%), il risultato netto della gestione finanziaria è stato di 109,6 milioni (+4,84%), i costi operativi sono stati di 73 milioni (+0,97%).
Il totale di tutti i crediti deteriorati netti del Gruppo (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) è stato dell‘1,39% del totale degli impieghi netti (-37,33%). Le erogazioni di Gruppo di mutui a famiglie nel primo semestre 2025 sono aumentate del 65,3% sul medesimo periodo dell‘anno precedente, mentre gli impieghi sono diminuiti del 7,7% soprattutto per le incertezze derivanti dai dazi.
R.E.