DANIELA GIOVANNETTI
Cronaca

Campi estivi nei musei. Tre settimane di attività

Il Comune rinnova la proposta: gioco e creatività dal 25 agosto al 12 settembre. Iniziative gratuite per le famiglie con almeno un genitore che lavora.

Attività nell’ambito di un centro estivo (FotocronacheGermogli)

Attività nell’ambito di un centro estivo (FotocronacheGermogli)

Il Comune di Fiesole rinnova la sua proposta educativa e culturale rivolta ai più giovani con tre settimane gratuite di campi estivi ai Musei di Fiesole. L’iniziativa è pensata per bambine e bambini tra i 4 e gli 11 anni, residenti nel Comune o con almeno un genitore che lavora sul territorio comunale.

Dal 25 agosto al 12 settembre 2025 i piccoli partecipanti saranno accolti nei suggestivi spazi dei musei e dell’area archeologica per vivere mattinate all’insegna del gioco e della creatività, accompagnati dagli educatori. Ogni settimana sarà dedicata a un tema diverso, calibrato su specifiche fasce d’età.

Si parte con ’La Fiesole che vorrei’ (25–29 agosto) per bambini dai 7 agli 11 anni (massimo 20 partecipanti). Un percorso partecipativo legato alla candidatura di Fiesole a Capitale Italiana della Cultura 2028, per riflettere e immaginare la città del futuro, con possibilità di contribuire con elaborati artistici al dossier ufficiale da presentare al Ministero della Cultura entro il 25 settembre. ’Tebe, la città dei destini incrociati’ (1–5 settembre) è per bambini dai 7 agli 11 anni (max 40 partecipanti). Un’immersione nei miti dell’antica Grecia, tra Edipo, Antigone e Cadmo, per affrontare temi universali come il destino, i legami familiari e la libertà.

Sul filo di Arianna’ (8–12 settembre) è per bambini dai 4 ai 6 anni (massimo 30 partecipanti). Un viaggio a Creta, dimora del leggendario Re Minosse e del mostruoso Minotauro, alla scoperta di eroi, e labirinti tortuosi. Per l’iscrizione obbligatoria on line: www.museidifiesole.it; informazioni: 3342126444. I campi estivi ai musei sono organizzati dal Comune di Fiesole con la Fondazione Primo Conti e il contributo del Dipartimento per le politiche della famiglia del Consiglio dei Ministri.

Daniela Giovannetti