
L’interno dello stabilimento fiorentino della Baker Hughes: nel piano quinquennale presentato ieri sarà rafforzato
Un piano di investimenti di circa 300mila euro con il corollario decisamente positivo di 300 nuovi posti di lavoro, altamente specializzati. Progetto dai grandi numeri quello annunciato ieri, nell’ambito della fiera Gastech in corso a Milano, da Baker Hughes, azienda globale di tecnologia a servizio dell’energia e dell’industria, che riguarderà, nei prossimi cinque anni, gli stabilimenti e impianti del gruppo esistenti in Italia. Compresi quelli toscani di Firenze, Massa e Avenza. Obiettivo dichiarato dell’operazione – tra le più grandi annunciate da Baker Hughes negli ultimi anni – quello di rafforzare l’infrastruttura produttiva esistente dell’azienda, con lo scopo di espanderne la capacità manifatturiera complessiva per supportare i propri clienti a livello globale e accelerare ulteriormente lo sviluppo di tecnologie fondamentali per l’espansione e la transizione energetica, quali turbine, compressori e pompe per varie applicazioni, compresi data centers, gas naturale liquefatto, geotermia, cattura e stoccaggio della CO2 e idrogeno.
Esigenza dettata anche dal fabbisogno energetico in continua crescita a livello globale, spinto dall’aumento della popolazione mondiale e dalla domanda guidata anche da settori come AI e data centers. Gli interventi in ponte saranno calibrati in base ai diversi stabilimenti: per i tre toscani, in particolare, il focus sarà sull’aumento della capacità produttiva delle turbine NovaLT, sull’acquisto di nuovi macchinari e nuovi banchi prova dove testare le macchine e sull’integrazione di robotica e intelligenza artificiale ai processi produttivi, oltre ad attività di ricerca a continuo supporto dello sviluppo tecnologico di turbine e compressori.
"Siamo molto soddisfatti di annunciare questo importante investimento nelle nostre sedi italiane – ha sottolineato il presidente e Ceo di Baker Hughes, Lorenzo Simonelli -. Aiutare i nostri clienti a rispondere alla crescente richiesta di energia sostenibile, accessibile e affidabile in tutto il mondo è al centro della missione di Baker Hughes". Il piano di investimenti annunciato integra inoltre una serie di iniziative, progettualità e accordi mirati al futuro dello sviluppo energetico sostenibile, come l’accordo con Fervo Energy per la realizzazione del più grande impianto geotermico di nuova generazione al mondo, a Cape Station in Utah.
"La scelta di Baker Hughes di investire 300 milioni di euro in Italia è un segnale importante in questa fase di transizione ecologica a dimostrazione della volontà di guardare al futuro e alla capacità manifatturiera e professionale dei 6.700 dipendenti dei cinque stabilimenti italiani – interviene Daniele Calosi, coordinatore nazionale Baker Hughes per Fiom-Cgil –. Tuttavia, - continua - chiediamo di rafforzare ulteriormente gli impegni per garantire uno sviluppo industriale più solido. Occorre aumentare la quantità economica degli investimenti annunciati e sottoscrivere un accordo, come già avvenuto in passato, che stabilisca in modo chiaro quantità, qualità, allocazione e tempi di verifica degli stessi".