CARLO CASINI
Cronaca

Arrampicati sulla facciata di Santa Croce: "Nessun danno alla basilica, indagini in corso"

Dopo il video sui social, le operazioni di verifica. "Non ci sono segni di effrazione"

Dopo il video sui social, le operazioni di verifica. "Non ci sono segni di effrazione"

Dopo il video sui social, le operazioni di verifica. "Non ci sono segni di effrazione"

Da un primo accurato riscontro non sono risultati danni evidenti alla struttura architettonica e agli apparati scultorei della facciata della basilica di Santa Croce a Firenze e non sono state inoltre riscontrate effrazioni agli ingressi sui percorsi interni del complesso monumentale.

È quanto emerso dalle verifiche, iniziate alle otto di ieri mattina e condotte dal personale dell’area tecnica dell’Opera di Santa Croce, sulla basilica fiorentina dopo che sabato, in rete, è stato diffuso un video nel quale si vedono due persone che avrebbero raggiunto la cima della facciata.

Per effettuare le operazioni in quota, si spiega in una nota, come solitamente avviene anche per gli interventi di manutenzione della facciata, è stata utilizzata una piattaforma mobile. Nei giorni scorsi l’Opera di Santa Croce di Firenze ha presentato ai carabinieri una denuncia ipotizzando la violazione di domicilio, con l’ipotesi di ampliarla nel caso fossero stati riscontrati danni. A intervenire con decisione, sabato, è stata l’Opera di Santa Croce. "Siamo di fronte a un atto grave e irresponsabile, di estrema pericolosità per chi l’ha compiuto e per la salvaguardia del patrimonio artistico", cita una nota ufficiale.

Gli investigatori sono già al lavoro: stanno passando al vaglio i filmati del sistema di videosorveglianza della zona. Ma analizzeranno ogni dettaglio del video postato sui social per ricostruire la sfida sciocca degli arrampicatori di Santa Croce, che hanno emulato gli scalatori del Duomo di Milano e della Sagrada Familia a Barcellona.

Non si tratta di un caso isolato. Un episodio simile si era verificato nel luglio 2024, quando un giovane di Sondrio – noto sui social come Dedelate – era riuscito ad aggirare i sistemi di allarme della cupola del Duomo per arrampicarsi fino alla lanterna e girare un video poi pubblicato su Instagram.

Anche in quel caso il gesto si era concluso con una denuncia da parte dell’Opera di Santa Maria del Fiore. Nel 2021, un giovane salì, probabilmente alticcio, sulla statua del Dante che guarda la piazza. Sulla veridicità di quelle immagini non ci sono mai stati dubbi, tanto che divennero il simbolo della malamovida che attanaglia il quartiere.