REDAZIONE FIRENZE

Anziani, l’ora dell’ascolto: "Più spazio al Terzo settore. E ospedali per gli animali"

"Sarò l’uomo di Giani per la sanità, ci sono dentro da millenni e i problemi di questo mondo ce...

"Sarò l’uomo di Giani per la sanità, ci sono dentro da millenni e i problemi di questo mondo ce...

"Sarò l’uomo di Giani per la sanità, ci sono dentro da millenni e i problemi di questo mondo ce...

"Sarò l’uomo di Giani per la sanità, ci sono dentro da millenni e i problemi di questo mondo ce li ho addosso". Parola di Stefano Grifoni, ex direttore del pronto soccorso di Careggi, in pensione dal 2024, medico e coordinatore del governo clinico toscano. Un peso massimo della sanità regionale. Si candiderà nel collegio di Firenze a sostegno del Giani bis nel listone del presidente che raggruppa civici, renziani di Italia Viva e lib-dem di Avanti (+Europa, Socialisti e Repubblicani).

Grifoni, sarà un medico prestato alla politica? "Sono un civile apolitico che ha accettato la candidatura offerta da Giani, che ringrazio, per continuare il mio servizio pubblico. La politica non dà ascolto alla popolazione. Io ho passato i 30 anni di direzione del pronto soccorso ad ascoltare le persone. In momenti normali, chiedono poco, ma nel bisogno necessitano risposte, esami. Tutte istanze che voglio portare avanti su indicazione del mio presidente, ecco perché mi candido".

Cosa chiedono medici, infermieri? "I medici sono come i sacerdoti, devono avere il tempo di ascoltare i bisogni dei pazienti. Ma per farlo chiedono di lavorare, studiare e aggiornarsi in maniera più tranquilla, con più risorse".

C’è bisogno di più sanità pubblica? "Tantissimo. La nostra società invecchia, il 40% è formata da anziani, Più sanità. Ma da organizzare con efficienza".

Anche per abbattere le liste d’attesa… "Il tema va affrontato una volta per tutte. A valle ci sono interventi, esami istologici e radiologici che si accumulano, ma a monte ci sono l’organizzazione e la carenza di personale, di risorse, talvolta di macchinari. Capiamo quanto le domande siano proporzionali alle risorse a disposizione e rafforziamo nel frattempo le convenzioni coi privati per snellire le liste".

Sostiene un presidente che ha dovuto compensare i mancati introiti del payback (200 milioni) con l’addizionale Irpef per chiudere il bilancio. È tempo di abbassare l’aliquota? "Non ci rendiamo conto, forse, di quanto costi la sanità in Toscana. Regione di assoluta eccellenza, che cura e assiste tutti indistintamente. Quindi se questo è il nostro obiettivo arrivo a comprendere la ragione di una misura economica del genere. Ma dei ripensamenti andranno fatti, è evidente, l’ho già detto a Giani".

Per quali cause si batterà se eletto? "Per quelle degli anziani. Servirebbe l’odontoiatria pubblica e un ospedale degli animali. Con le pensioni che hanno se un loro cane o gatto si ammala spesso non possono permettersi il veterinario. Eppure molti farmaci sono identici a quelli degli umani, ma costano il doppio. Perché allora non pensare a un ospedale pubblico che impegni veterinari e universitari? Lo vedrei bene a San Salvi".

E la medicina territoriale? "Va rivista coagulando al suo interno il terzo settore delle Misericordie e Pubbliche Assistenze. Le case di comunità non decollano perché c’è troppa burocrazia per accreditare radiologi o odontoiatri. Ma gli enti del terzo settore già possiedono l’accreditamento, sarebbe molto più semplice no?".