REDAZIONE FIRENZE

Affitti brevi, scatta la protesta degli operatori: “Regole discriminatorie, pronti ai ricorsi”

Property Managers Italia contro il nuovo regolamento del Comune di Firenze: “Standard più severi rispetto agli affitti lunghi, misura illogica”

Affitti brevi, scatta la protesta degli operatori: “Regole discriminatorie, pronti ai ricorsi”

Firenze, 6 maggio 2025 – È scontro aperto tra gli operatori del settore degli affitti brevi e il Comune di Firenze. A far scattare la protesta è il nuovo regolamento comunale che introduce, per le locazioni turistiche, requisiti minimi di abitabilità più stringenti rispetto a quelli previsti per gli affitti di lunga durata.

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Turisti in centro a Firenze. E' realtà la legge sugli affitti brevi (New Press Photo)

“È una forzatura illogica e discriminatoria, che non possiamo accettare”, attacca Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e ceo di ApartmentsFlorence. “Non è ammissibile – prosegue – che per un affitto breve si richiedano standard superiori a quelli richiesti per vivere stabilmente in una casa. Con queste nuove norme, Palazzo Vecchio apre la strada a una lunga stagione di ricorsi”.

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Il regolamento, approvato nelle scorse settimane dalla giunta comunale, rientra nel pacchetto di misure con cui l’amministrazione intende regolare il fenomeno degli affitti turistici brevi, cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni, soprattutto nel centro storico fiorentino.

Ma gli imprenditori del comparto non ci stanno. “Siamo consapevoli del fatto che i flussi turistici vadano gestiti – precisa Fagnoni – ma queste regole non serviranno a risolvere nulla. Ci chiediamo perché non si sia voluto avviare un confronto di merito. Perché continua questa guerra ideologica contro un intero settore economico, che genera occupazione e valore per il territorio?”

Il presidente di Property Managers Italia annuncia battaglia: “Ci opporremo con ogni strumento legale a disposizione, per tutelare i nostri diritti e quelli di migliaia di operatori”.

Intanto il nuovo regolamento divide anche l’opinione pubblica, tra chi invoca maggiore tutela per i residenti e chi teme un colpo durissimo all’economia turistica e immobiliare cittadina.