Carlo Casini
Cronaca

Rifugi climatici con 35 gradi Il nostro test nei parchi E l’uovo si cuoce all’aperto

Secondo il Comune sono zone per sfuggire all’afa, il termometro dice altro. Vento e ombra ci sono, ma non basta. Nel weekend le massime saliranno ancora

Rifugi climatici con 35 gradi Il nostro test nei parchi E l’uovo si cuoce all’aperto

Firenze, 27 giugno 2025 – Sono 44 i rifugi climatici individuati dal Comune di Firenze, di cui 7 biblioteche e 37 aree verdi ombreggiate almeno per il 70% della superficie da alberi e dotate di fontanelli. I rifugi climatici per il Comune sono luoghi di ristoro dove tentare di sfuggire alla canicola, con accesso all’acqua e all’ombra, tutti liberamente accessibili. Ma sono davvero ’rifugi’? Abbiamo fatto una prova in una giornata torrida come quella di ieri.

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La massima all’ombra in città ha sfiorato i 37 gradi, un picco estremo per giugno tanto che in poco più di un quarto d’ora siamo letteralmente riusciti a cuocere un uovo sul cofano di una macchina parcheggiata al sole.

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La nostra prova in piazza Tasso all’interno di uno dei ’rifugi’ climatici individuati dal Comune di Firenze

Collina di Marignolle, condominio privato, auto ferma al sole da almeno un’ora: la colonnina di mercurio supera addirittura i 38,5 gradi. Alle 15,12 finalmente riusciamo al terzo tentativo a far stare l’uovo aperto in equilibrio sulla carrozzeria, di colore nero, bene precisarlo, perché assorbe di più il calore. Piano piano l’albume comincia a diventare bianco e assodarsi. Alle 15,30 l’uovo è già a un grado di cottura degno per esser definito al tegamino (anche le vespe sembrano gradire...).

Nel piazzale, all’ombra, la temperatura scende a 36,5, magra consolazione. Perciò meglio andare a cercare frescura in questi nuovi rifugi climatici annunciati la settimana scorsa da Palazzo Vecchio. Il più vicino è quello del parco di viale Tanini al Galluzzo. Alle 16 ci siamo. In effetti qui, sotto gli alberi tra l’area giochi e l’Ema, tira un bel venticello ma il termometro segna pur sempre 35,5. A mezza collina e accanto a un fiume.

Cosa succederà nei rifugi del centro? Discendiamo via Senese e alle 16,15 siamo a provare piazza Tasso, uno dei principali giardini di libero accesso dentro le mura d’Oltrarno e inserito nella lista del Comune. L’idea non è originale, le panchine sono tutte piene: famiglie, anziani, turisti e anche qualche senza fissa dimora. Qui il termometro segna 35,3 gradi e sono già le 16,30 passate: si fa fatica a pensarli come dati da ’rifugio climatico’, anche perché la differenza con l’isolato più interno, tra le case, è impercettibile alla colonnina. Vero, in piazza scende una brezza, calda, dal Monteoliveto, e la sensazione è quella di respirare appena un filo di più. Insomma, rifugi climatici all’aperto rimandati con qualche debito a settembre, quando sarà il cambio di stagione a portare un po’ di fresco.

Riprendiamo la macchina e torniamo a Marignolle, al punto di partenza, sono le 17 e qui nel verde e all’ombra degli alberi il termometro è già sceso a 33,5 con piacevoli sferzate di vento. Alla fine i migliori rifugi climatici ce li donano le nostre colline.

Oggi intanto si preannuncia un’altra giornata da togliere il fiato: previsto persino un rialzo delle massime a 38 gradi, ma il peggio deve arrivare nel week-end, quando se ne prevedono addirittura 40 fino ai primi giorni della settimana, con minime che nelle prossime notti non scenderanno mai sotto i 22 gradi.

Difficile che in un parco all’aperto, test alla mano, le temperature scendano molto. Meglio puntare probabilmente sulle 7 biblioteche indicate nella mappa dei rifugi climatici, ovvero Oblate in via dell’Oriuolo, Palagio di Parte Guelfa in piazza della Parte Guelfa, Mario Luzi in via Ugo Schiff, Galluzzo in via Senese, Isolotto in via Chiusi, Filippo Buonarroti in viale Guidoni, Orticoltura in via Bolognese.