MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

20 giugno, la notte magica del solstizio. A Firenze si prepara l’acqua di San Giovanni

Si inizia da ora a raccogliere erbe e fiori che serviranno a preparare l’elisir dalle proprietà curative e in grado di portare fortuna e prosperità

Acqua di San Giovanni

Acqua di San Giovanni

Firenze, 20 giugno 2025 – Quella di oggi è una notte ‘magica’: cade infatti il solstizio d'estate, che quest’anno avviene il 21 giugno esattamente alle 4:42 ora italiana. Il solstizio d’estate non è un giorno intero ma un preciso momento, quello cioè in cui il Sole raggiunge nel cielo il suo punto più alto. Viene identificato come il giorno più lungo dell’anno, in cui cioè il periodo di luce ha la sua massima durata. Anche se il caldo è già arrivato da giorni, l’estate astronomica vera e propria inizia stanotte. Ecco alcune curiosità sul giorno ‘magico’ che dà il benvenuto alla bella stagione.

Un’occasione per raccogliere erbe officinali

Dal giorno del solstizio fino al 23 giugno dopo il tramonto, vigilia della festa di San Giovanni, si ritiene sia il periodo migliore per raccogliere melissa, l’iperico detta “erba di San Giovanni” e altre piante officinali che serviranno a preparare ‘l’acqua di San Giovanni’, un elisir dalle proprietà curative e in grado di portare fortuna e prosperità. Per celebrare la luce che vince sull’oscurità, si era soliti accedere falò come rituali propiziatori, usanza viva ancora oggi, per tenere le colture al riparo da grandine, temporali, carestie e siccità. Si riteneva inoltre che gli Dei trasformassero i nuovi nati in rugiada facendoli passare attraverso la ‘porta del solstizio d’estate’: ecco perché si ritiene che questa notte, come quella tra il 23 e il 24 giugno, i fiori abbiano una forza speciale, ed è per questo che viene preparata l’acqua di San Giovanni. Come preparare l’acqua di San Giovanni Per realizzare l’acqua benefica bisogna adoperarsi e raccogliere diverse varietà di fiori ed erbe aromatiche. Tra i più utilizzati ci sono: malva, fiori di iperico, artemisia, lavanda, rosmarino, ma possono andar bene anche le più comuni foglie di menta e salvia. Perfette sono le rose e i fiordalisi, i papaveri e la camomilla. Queste si devono riporre in una bacinella colma d’acqua, che a sua volta si deve lasciare all’esterno per tutta la notte tra il 23 e il 24 giugno, in modo tale da farli assorbire la ‘rugiada degli Dei’. Per godere delle proprietà curative, al mattino si deve utilizzare l’acqua di San Giovanni per lavare viso e mani, come rituale purificatorio in grado di portare fortuna, amore e salute. Cos’è il solstizio d’estate? Avviene quando il sole si trova più a nord rispetto all'Equatore celeste, nel suo moto apparente lungo le costellazioni dello Zodiaco. Questa posizione, una volta raggiunto il punto di altezza massimo in cielo, garantisce al sole la massima permanenza al di sopra dell’orizzonte, ecco perché il giorno del solstizio d’estate è il più lungo dell'anno. Perché si chiama 'solstizio'? Questo termine, che sta ad indicare il comportamento del Sole nel cielo, deriva dal latino ‘solstitium’, parola composta da “sol” che significa Sole, e “sistere” che vuol dire fermarsi. Il sole infatti in questa data sembra quasi arrestare la propria ascesa, per poi iniziare a riavvicinarsi all'equatore celeste, prima impercettibilmente, poi in modo sempre più rapido fino all’equinozio d’autunno. Perché non cade sempre il 21 giugno Anche se l’estate inizia ogni anno ufficialmente il 21 giugno, il momento preciso del solstizio non avviene sempre alla stessa ora, ma rispetto all'anno precedente con un ritardo di sei ore circa. Salvo poi, ovviamente, ogni quattro anni riallinearsi grazie all’anno bisestile. Nel 2020 il solstizio d’estate cadde ad esempio il 20 giugno. Il ogni caso i raggi del Sole si trovano a colpire perpendicolarmente il Tropico del Cancro, per questo motivo il solstizio avviene perciò sempre tra il 20 e il 21 giugno. Stonehenge Nel mistico e misterioso sito di Stonehenge, complesso neolitico tra i più enigmatici del pianeta, ogni anno per il solstizio d’estate si ritrovano folle di persone da ogni parte del mondo per assistere al fenomeno che vede un fascio di luce attraversare un portale e colpire l’altare di pietra posto al centro della composizione megalitica, la cosiddetta Heel Stone. Che la composizione segua uno schema improntato esattamente sul movimento degli astri è l’unica cosa che si sa per certo di questo sito. Per il resto l’origine e il significato del sito sembra avvolto nel mistero. Il solstizio, un giorno carico di “magia” In diverse civiltà antiche si credeva che la grande quantità di luce sprigionata durante questo giorno fosse una evidente manifestazione delle divinità, ecco perché questa giornata era considerata ‘magica’, nel senso che prometteva una connessione e una particolare vicinanza con l’elemento divino.