
I carabinieri hanno fatto un sopralluogo sia in palestra sia nella scuola media “Petrarca-Montanelli“ per effettuare i rilievi del raid notturno avvenuto tra sabato e domenica (foto d’archivio)
Fucecchio, 1 luglio 2025 – Raid notturno nella palestra e nella scuola media “Montanelli-Petrarca“. Porte rotte, distributore automatico devastato, armadietti manomessi. È il bilancio della scorribanda dei ’soliti ignoti’ che nella notte tra sabato e domenica scorsi si sono introdotti prima all’interno dell’impianto sportivo e poi nel plesso scolastico. Da un primo sopralluogo sembra che nulla sia stato asportato. In compenso tanti i danni lasciati alle spalle. Secondo le ’tracce’ lasciate dagli stessi autori, la prima incursione è avvenuta nella palestra poco prima delle 2: i ladri hanno forzato la maniglia dell’ingresso su via Leonardo Da Vinci.
L’obiettivo era il contante del distributore automatico di bevante e snack (in gestione alle società sportive che usano l’impianto in orario extrascolastico). Ma a quanto pare l’operazione è risultata più complessa del previsto perché non riuscendo a prelevare nulla, i malviventi sono usciti da dove erano entrati; quindi hanno girato intorno alla struttura per poi entrare nella scuola dall’ ’aula inclusiva’. Anche qui non si sono risparmiati: hanno forzato gli armadietti credendo di trovare oggetti di valore. Hanno continuato a girovagare nella scuola, percorrendo il corridoio e salendo le scale fino all’aula informatica.
Qui il sensore dell’impianto di sicurezza li ha ’beccati’ e ha iniziato a suonare, inviando un allert anche al Dsga (Direttore dei servizi generali e amministrativi) della scuola. Tuttavia i balordi hanno provato ad aprire anche la porta ’emetica’ dell’aula computer con alcuni attrezzi trovati sul posto. Ma senza riuscirvi. Alla fine se ne sono andati. Ad accorgersi della devastazione l’indomani mattina sono stati una delle società sportive e il Dsga, Primo Esposito, amareggiato per l’accaduto. “Ai ladri che sono entrati nella nostra scuola voglio dire una cosa semplice, ma importante: lasciate stare le scuole – dice Esposito –. Da noi non troverete contanti, perché la legge ce lo vieta, e i pochi strumenti presenti , non hanno grande valore economico, ma per noi sono preziosi. Servono ai bambini e alle bambine per imparare, crescere, costruirsi un futuro. Forse anche voi avete figli, fratelli o sorelle che frequentano una scuola. Pensateci: danneggiare una scuola significa ferire una comunità intera, a partire dai più piccoli. Noi continueremo a fare il nostro lavoro con impegno e a testa alta, ma certi gesti lasciano amarezza. E a rimetterci, come sempre, sono i più indifesi: i nostri alunni e le nostre alunne”.
Informata dei fatti la sindaca Emma Donnini ha fatto sapere che i tecnici del Comune sono subito intervenuti per supportare la scuola. Anche i carabinieri hanno fatto un immediato sopralluogo.
Irene Puccioni