
Il gruppo di cittadini durante una manifestazione di protesta organizzata a Casenuove (foto d’archivio)
Il Comitato Stop5G ieri ha presentato un protocollo in Comune con osservazioni sull’installazione delle antenne di via del Fornello e quella precedente di via Bertolaccini. In particolare, sollecitando "un ripensamento delle norme sullo sviluppo delle reti di telefonia mobile": secondo il comitato ci sono stati "anomalie" nell’iter che sta portando all’installazione delle antenne, come si legge nell’elenco di sei osservazioni. La prima riguarda il punto di installazione della antenna che, secondo il Comitato, dista di 100 metri rispetto a dove prestabilito: quindi ancora più vicina alle case. Il secondo punto solleva la questione della precedente autorizzazione rilasciata dal Comune per l’antenna di via Bertolaccini: "l’iter – dicono – è stato avviato senza che quello precedente venisse revocato, e questo apre lo scenario ad una possibilità che vede due antenne sorgere, invece che una". Il comitato asserisce dunque che l’ubicazione di via del Fornello sia da ritenersi "illegittima, in quanto non risponde all’effettiva esigenza di copertura telefonica". Il terzo punto riguarda un fatto del 30 marzo quando sarebbero state eseguite delle prove penetrometriche da parte dei tecnici Vodafone su suolo pubblico, ben prima che venisse fatta la domanda per costruirci l’antenna.
"Quindi o Vodafone ha agito senza autorizzazione comunale o il Comune ha dato l’autorizzazione impropriamente", scrive il comitato. Il quarto punto riguarda la petizione che ha raccolto 850 firme dei cittadini, "ma che è andata ignorata"; il quinto punto è rappresentatO dall’osservazione presentata da Francesco Mugnai, cittadino che ha indicato un luogo migliore dove far sorgere l’antenna, di poco più lontano rispetto all’originale: tuttavia, ha ricevuto risposta negativa in quanto la sua proposta era troppo vicina al Parco di Serravalle e ne avrebbe danneggiato l’aspetto paesaggistico, "trascurando invece l’effetto che le onde prodotte hanno sulla salute dei residenti". Infine, l’ultimo punto riguarda la vicinanza dell’antenna allo stadio Castellani: "nei giorni delle partite, ci sarà un notevole aumento di intensità dei campi elettromagnetici e questo va ancora a danneggiare i cittadini".
Damiano Nifosì