
Tiberio Tanzini di “Atto Primo“ interviene in merito al regolamento per l’installazione di antenne per la telefonia sul territorio comunale
Atto Primo apprezza la “separazione“ fra il regolamento comunale e il Piano delle antenne ma sull’argomento c’è ancora molto da fare. "Ribadisco la contrarietà al piano antenne - sottolinea Tiberio Tanzini, di Atto Primo - resta basilare che deve esserci una distanza di 200 metri dalle case. E’ positivo il fatto che i cittadini potranno conoscere, attraverso il portale “Antenna Trasparente“, le proposte di installazione ma anche quelle soggette a Scia".
In consiglio comunale mercoledì scorso c’è stata un’ampia discussione sul piano antenne, che ha coinvolto maggioranza e opposizione. Il Programma e il Regolamento comunali sugli impianti di telefonia sono stati approvati. Negli ultimi anni, il tema è diventato molto “caldo“ non solo per le questioni legate alla salute dei cittadini, ma anche perché sono cambiate le ’regole del gioco’: viene pagata una tassa sul suolo pubblico mentre fino al 2012 i contratti fruttavano (anche ai privati che concedevano spazi come il lastrico solare) dai 12 ai 18.000 euro l’anno. Ora si è passati a circa 800 euro l’anno di suolo pubblico ed è diminuito l’interesse a concedere lo spazio.
"Le antenne - aggiunge Tanzini - sono equiparate alle infrastrutture primarie e il regolamento e il Piano, prima devono essere adottati, poi approvati dopo le osservazioni dal consiglio comunale. Le nostre proposte sono state parzialmente accolte ma doveva esserci una discussione diversa: il sindaco ha dedicato due ore alle comunicazioni sullo stadio quando, da regolamento, non poteva farlo".