Empoli, 7 settembre 2025 – La Storia che fa la storia. Tutto il peso della Seconda guerra mondiale con la sua portata distruttiva ma anche con la memoria della lotta per la Liberazione torna, prepotentemente, nel presente. L’ordigno bellico di fabbricazione statunitense – riaffiorato a maggio nel cantiere per il nuovo teatro Il Ferruccio a Empoli – riapre un capitolo doloroso per l’Empolese Valdelsa che oggi si arricchirà di una nuova pagina. La sua rimozione rappresenta un evento epocale.

I numeri sono da impresa. Oltre 5.000 le persone che stamani dovranno lasciare la propria abitazione per motivi di sicurezza. La ‘zona rossa’ spacca in due il centro fino a fagocitare anche Sovigliana di Vinci lambendo le rive dell’Arno. Gli artificieri del Genio ferrovieri di Castel Maggiore ne hanno tracciato il perimetro con precisione chirurgica. Obiettivo: contenere l’onda d’urto di una accidentale quanto improbabile esplosione.
“La superficie di evacuazione corrisponde a un raggio di 464 metri – ha spiegato l’assessore empolese alla Protezione civile, Nedo Mennuti –. All’inizio con la prefettura di Firenze era stato ipotizzato di arrivare addirittura a un chilometro con il conseguente sgombero di 20mila cittadini... L’ordigno aereo pesa 243 chili, di cui 124 di esplosivo. L’attività di bonifica è senza precedenti dal Dopoguerra: sarà molto complessa e richiederà la massima attenzione”.
Oggi, domenica 7 settembre, è la data che passerà agli Annali, ma in realtà le operazioni per il disinnesco sono iniziate a metà settimana. Già mercoledì intorno alla bomba è stato innalzato un muro di sabbia utile ai militari che oggi, scendendo fino a cinque metri di profondità, dovranno occuparsi del cosiddetto despolettamento ovvero di rimuovere la spoletta.
Venerdì altro passaggio decisivo con l’apertura dei Centri operativi comunale e intercomunale al Terrafino da dove verranno coordinate le fasi di supporto tecnico e soccorso più delicate sotto la supervisione della Protezione civile. Ieri invece l’esercito dei volontari si è preoccupato del trasferimento degli abitanti più fragili – una sessantina in tutto – che proseguirà anche nelle prossime ore. L’evacuazione sarà totale e comincerà poco dopo l’alba. I varchi in entrata per il traffico veicolare saranno chiusi alle 8. Alle 9 la ’zona rossa’ dovrà essere completamente svuotata: un coro di sirene darà l’ultimatum agli ’sfollati’ ai quali è consentito di portare via soltanto beni essenziali e animali da compagnia. Nessun essere vivente ammesso attorno a piazza Guerra, fatta eccezione per i temerari del Genio: protagonisti assoluti in un silenzio carico di tensione che potrà rompersi – è l’auspicio – con l’uscita di scena dell’ordigno su un mezzo speciale diretto a una cava di Calenzano dove verrà fatto brillare.