YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Le scuse e la refurtiva restituita

Del motorino era rimasto poco: smontato e rubato pezzo per pezzo. Alla ’bravata’ ad opera di alcuni giovani era seguito...

Il gesto gli ha evitato la denuncia

Il gesto gli ha evitato la denuncia

Del motorino era rimasto poco: smontato e rubato pezzo per pezzo. Alla ’bravata’ ad opera di alcuni giovani era seguito un biglietto di scuse. Un gesto di presa di coscienza dopo l’appello della mamma del 17enne derubato. Ma il lieto fine arriva adesso: gran parte della refurtiva è stata riconsegnata. Pacco lamellare, cilindro e testa, centralina e statore sono stati fatti ritrovare ieri in uno scatolone davanti al garage di casa, come un pacco regalo. "All’appello mancano solo la candela. I tubi sono danneggiati, ma si ricomprano con poco", commenta la mamma, Elisa, che con suo figlio ha ricevuto l’inaspettata sorpresa. La storia si chiude dove è iniziata a Santa Maria, Empoli. Dove qualcuno, in due notti diverse, era entrato in una proprietà privata per rubare le componenti del motorino. La madre della vittima del furto in un appello pubblico aveva chiesto ai possibili responsabili – o ai loro genitori – di restituire il maltolto per non vedersi costretta alla denuncia. Un invito che aveva smosso le coscienze. Poche ore dopo era stato rispedito al mittente il carburatore con un biglietto in cui i presunti autori del reato ammettevano l’errore. "A volte basta più comprensione per essere compresi – commenta Elisa –. Noi genitori ci scordiamo di aver avuto l’età dei nostri figli, non ci rendiamo conto di cosa fanno, siamo meno presenti. Questa società che corre e questi tempi economicamente duri che ci obbligano a lavorare tanto, ci allontanano dai giovani in generale. Forse l’articolo ha spinto questi ragazzi alla riflessione".

Y.C.