CARLO BARONI
Cronaca

Il Padule da salvare e tutelare. Ora scatta una raccolta firme: "Dobbiamo cambiare le regole"

L’appello dell’associazione: "È urgente ridurre la presenza di canna palustre e di altre erbe infestanti"

È stata avviata in questi giorni una raccolta di firme promossa dall’associazione “Il Padule“ per sollecitare tutte le istituzioni a una migliore gestione del Padule di Fucecchio che è una grande risorsa per il territorio

È stata avviata in questi giorni una raccolta di firme promossa dall’associazione “Il Padule“ per sollecitare tutte le istituzioni a una migliore gestione del Padule di Fucecchio che è una grande risorsa per il territorio

ll Padule di Fucecchio è la più estesa palude interna italiana che ha sempre avuto nei secoli una grandissima importanza strategica. Un gioiello della natura: il territorio rappresenta un’attrazione turistica notevole, sia dal punto di vista florofaunistico che paesaggistico. Tutelare e preservare il Padule è un fronte sempre aperto. In questi giorni è stata una raccolta di firme promossa dall’associazione “Il Padule“ per sollecitarne una migliore gestione. L’associazione rappresenta i proprietari delle particelle dell’area palustre, che costituiscono oltre l’80% del totale.

Il presidente dell’Associazione, Paolo Pellegrini, spiega: "Dobbiamo cambiare le norme che regolano la vita del Padule, altrimenti lo perderemo. Dobbiamo ridurre la presenza di canna palustre e di altre erbe infestanti, adottare pratiche che possano rivitalizzare quest’importante ambiente naturale secondo consolidate consuetudini".

Dopo anni di sollecitazioni – spiega una nota – per modifiche e integrazioni al regolamento di gestione, che non hanno portato a risultati concreti, i proprietari, in attesa di una revisione totale, chiedono di prendere in considerazione tre punti urgenti. Quediamo quali.

Il primo riguarda, appunto, riduzione della canna palustre a due terzi della superficie del cratere e delle aree contigue, in via sperimentale (da tre a sei anni), tramite sfalcio, trinciatura o schiacciamento, in alternanza: un terzo ogni anno. Il secondo punto, anch’esso rilevante, riguarda l’anticipazione del periodo consentito per sfalcio, trinciatura o schiacciamento. Infine l’associazione ritiene necessario un diverso contenimento dei livelli delle acque nel corso delle stagioni, per ottenere risultati più efficaci nell’interesse del patrimonio naturale, della tutela dell’alveo palustre e di tutta l’area circostante. Tutte richieste "per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di agire per la salvaguardia di questo prezioso ecosistema". Arrivato a noi attraverso i secoli nei quali ha svolto un ruolo determinante. Anche Leonardo da Vinci raffigura e menziona più volte il Padule di Fucecchio, sia nel disegno a inchiostro della Valdinievole del 5 agosto 1473 ubicato al Gabinetto dei disegni e delle stampe degli Uffizi, sia negli studi idrografici sul corso dell’Arno.

Carlo Baroni