
L’uomo che nelle scorse settimane si è reso protagonista del lancio di tegole da un edificio di piazza Gramsci (nonché...
L’uomo che nelle scorse settimane si è reso protagonista del lancio di tegole da un edificio di piazza Gramsci (nonché di altri episodi di minor impatto) non avrebbe problemi psichiatrici ed è risultato essere destinatario di un foglio di via obbligatorio per sicurezza urbana. Lo sostiene Susi Giglioli (nella foto), capogruppo della Lega: "Si tratta di una misura amministrativa, non penale. Qualora la condotta venisse reiterata, come purtroppo sta accadendo. I provvedimento può essere convertito in un Daspo urbano, che vieta al soggetto di accedere al perimetro del paese – ha spiegato Giglioli insieme al capogruppo Angelo Fiore – tale misura non comporta automaticamente l’arresto: questo può scattare soltanto qualora, durante i comportamenti che motivano l’allontanamento, vengano commessi reati penali come minacce, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni o danneggiamenti. In base alle segnalazioni già raccolte dalle diverse forze dell’ordine, sono in corso ulteriori provvedimenti che verranno resi noti soltanto al momento della notifica, per non compromettere l’efficacia delle operazioni".
Secondo gli esponenti del Carroccio, alla base del comportamento del giovane ci sarebbe l’assunzione di sostanze stupefacenti. "Un aspetto è tuttavia certo: il soggetto non è sottoposto a certificazione psichiatrica. Come dichiarato dalla stessa sindaca in consiglio comunale, i medici non hanno ravvisato la necessità di un Tso, riconducendo i suoi comportamenti non a disturbi mentali – hanno concluso –, ma a una grave dipendenza da sostanze stupefacenti. In attesa che l’iter amministrativo e giudiziario porti al provvedimento definitivo, appare evidente a nostro avviso che il sindaco non sia realmente a conoscenza della condizione del soggetto. O che, fatto ancor più grave, possa avere scelto deliberatamente di non riferirla nelle sedi istituzionali".