GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Paura per le tegole lanciate dal tetto. Lega: "Un consiglio straordinario"

Il Comune ha denunciato l’uomo ma il problema delle persone con distrurbi psichici fa discutere

L’uomo che dopo essere. salito sul tetto dell’hotel ha poi lanciato tegole in piazza Gramsci con il rischio di colpire i presenti

L’uomo che dopo essere. salito sul tetto dell’hotel ha poi lanciato tegole in piazza Gramsci con il rischio di colpire i presenti

"Quanto accaduto in piazza Gramsci ha superato ogni limite tollerabile. Chiederemo un consiglio comunale aperto, nel quale i cittadini possano portare le proprie testimonianze e per far sì che la giunta faccia sapere quali provvedimenti intenda adottare". Lo hanno dichiarato Susi Giglioli ed Angelo Fiore, consiglieri comunali della Lega, dopo l’episodio di martedì nel tardo pomeriggio che ha visto come protagonista un cittadino straniero il quale, forse sotto effetto di stupefacenti (stando ad una prima ricostruzione da parte degli inquirenti) sarebbe salito sul tetto dell’Hotel Lami ed avrebbe lanciato da lì alcune tegole nel tentativo (fortunatamente vano) di colpire i passanti. Il peggio è stato evitatocon l’intervento dei carabinieri e della municipale, ma stando a quanto trapela anche grazie all’azione di due cittadini (un giovane nordafricano ed uno originario dell’Europa dell’Est) i quali sarebbero riusciti a fermare l’uomo (evitando oltretutto che potesse cadere dal tetto) in attesa dell’arrivo di soccorritori e forze dell’ordine. "Nel tardo pomeriggio siamo intervenuti su un grave danneggiamento e aggressione da parte di un ragazzo con certificati problemi psichiatrici in evidente stato di alterazione - conferma la sindaca Francesca Giannì, ringraziando i soggetti intervenuti - sono stati fatti gli accertamenti, denunce e messe in sicurezza del caso, per tutelare la sicurezza pubblica, i beni comunali e la delicata situazione complessiva". Poche ore dopo, fa sapere la Lega, piazza Gramsci sarebbe stata teatro anche di una rissa fra due soggetti, uno dei quali avrebbe ricevuto una bottigliata in testa. "Purtroppo, la "zona rafforzata" si conferma inesistente nei fatti. I 19 allontanamenti recentemente proclamati rischiano di ridursi a meri dati statistici - concludono Fiore e Giglioli - e non ci si può più nascondere dietro generiche problematiche psichiche: molte di queste aggressioni avvengono sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o alcolici. Una possibilità chiara è sostenere i CPR ed espellere con decisione tutti coloro che è ancora possibile rimpatriare nei Paesi di origine. Verrebbe infine da chiedersi se non sia il caso di riaprire le Case di Salute Mentale". Una visione condivisa infine da Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega:"Quanto avvenuto è l’ennesimo campanello d’allarme sulla necessità urgente di rivedere con serietà il sistema di gestione complessivo delle persone con disturbi mentali al fine di garantire la sicurezza e la tutela di tutti".

Giovanni Fiorentino