
Da sinistra: il sindaco. Mantellassi, Francesca Cecchi e l’assessore alla cultura Bensi
Empoli città che legge. Anche e soprattutto d’estate. Suggerimenti utili di letture sotto l’ombrellone, nello spirito della bibliodiversità. Seduti in un bel parco, oppure in montagna nel silenzio di un rifugio, c’è sempre un buon libro che possa accompagnare le giornate calde di questa estate. E’così che l’organizzazione del Premio Pozzale-Luigi Russo ha scelto di trasformare le 18 opere in gara in una bibliografia che potrà essere consultata per conoscere da vicino le autrici e gli autori di questa settantaduesima edizione. Sul sito internet del Premio letterario e sul profilo Facebook sono state pubblicate recensioni e abstract dei libri in gara, a cura del Comitato Organizzatore del Premio. La Giuria si riunirà a fine estate per decidere i tre titoli vincitori che verranno premiati a dicembre. Ma intanto, ci si potrà fare un’idea dei 18 libri selezionati, con la condivisione di una breve sinossi che potrà invogliare il lettore ad approfondire. Dalle vite ai margini raccontate in "Poveri Cristi" di Ascanio Celestini, alla profonda riflessione con cui si trova a fare i conti il protagonista di "L’attesa dell’alba" di Francesco Caringella, dalla storia di amicizia sullo sfondo delle lotte operaie femminili nella New York del 1910 narrata da Maria Rosa Cutrufelli ne "Il cuore affamato delle ragazze", ad ognuno… il suo libro. Invita a riscoprire la “letteratura green“, "La natura è un racconto interiore" di Duccio Demetrio. Enrico Fink in "Patrilineare. Una storia di fantasmi" porta il lettore a vivere la storia di un giovane musicista alla ricerca delle sue radici ebraiche. C’è l’approccio innovativo alla lingua italiana proposto da Vera Gheno in "Grammamanti" e tante altre idee di lettura. Come quella di Janek Gorczyca con "Storia di mia vita", Giulia Lombezzi è in gara con "L’estate che ho ucciso mio nonno", Rosa Matteucci porta "Cartagloria" mentre Marzio Mian con "Volga Blues" fa un viaggio di seimila chilometri alla scoperta dell’anima della Russia e delle radici storiche, politiche e culturali del Paese. In lista anche Roberta Mori con "Svegliarsi adulti", Ciriaco Offeddu con "Istella Mea", Angelo Panebianco con "Principati e Repubbliche" e "Perduto è questo mare", il romanzo di Elisabetta Rasy, ambientato nella Napoli degli anni Cinquanta, e finalista al Premio Strega 2025. Stefano Tamiazzo con "L’ergastolo di Santo Stefano", in una graphic novel racconta i 170 anni di storia del carcere. E poi "Macaco" di Simone Torino, "I giorni di vetro" di Nicoletta Verna, "Narrare l’Italia" di Luigi Zoja. "La lettura come occasione di conoscenza, la conoscenza come un grande viaggio verso l’ignoto, la ricchezza della diversità: questo ci offre la selezione di opere in concorso – commenta la presidente del Comitato Organizzatore Francesca Cecchi - . Il raffinato mosaico di letture proposte ci consente di scegliere tra saggi, testimonianze e romanzi. L’invito è a prendere il largo a bordo di uno dei libri proposti, alla scoperta di nuovi sguardi sul mondo".