GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Il ritorno di Ercole, festa a Montaione. La statua accolta da cittadini e turisti

Il reperto del IV secolo dopo Cristo è stato collocato al Museo Civico. L’inaugurazione insieme al glirarium rinvenuto un biennio fa. Tante le persone e i curiosi che hanno voluto partecipare all’evento

La statua svelata all'interno del museo (Foto Gasperini/Germogli)

La statua svelata all'interno del museo (Foto Gasperini/Germogli)

Montaione (Firenze), 1 agosto 2025 – “Un capitolo importante di un lungo percorso iniziato nel 2012, quando abbiamo ottenuto la prima concessione dal Ministero. E’ indubbiamente uno dei ritrovamenti più importante degli ultimi anni, dopo San Casciano dei Bagni. Anche se un quantitativo di reperti come quello non è da escludere nemmeno a Montaione: questo è quel che ci auguriamo ed è per questo che gli scavi proseguiranno”. Il vice sindaco Luca Belcari ha così presentato la prima esposizione pubblica di “Ercolino da Montaione” e del glirarium rinvenuti nella zona di Sant’Antonio lo scorso anno. Un progetto portato avanti con la Soprintendenza, con l’Università, con l’Associazione Archeologica della Valdelsa Fiorentina. La statuetta rappresentante Ercole in marmo bianco alta circa 50 centimetri risalente al IV secolo dopo Cristo è stata esposta per la prima volta ieri, all’interno del Museo Civico di Montaione (nel quale troverà collocazione definitiva) insieme al glirarium rinvenuto un biennio fa: tante le persone ed i curiosi che hanno voluto partecipare all’evento.

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Tutti in fila per entrare al Museo Civico (Foto Gasperini/Germogli)

L’inaugurazione è avvenuta ieri poco prima delle 19, nell’ambito delle “Notti dell’Archeologia”. I presenti, divisi in più gruppi, hanno avuto la possibilità di ammirare i due nuovi reperti, alla presenza dei rappresentanti degli enti coinvolti in questa operazione. Ai visitatori sono state illustrate le due opere, la loro funzione ed i lavori che hanno portato alla loro (ri)scoperta. “Il supporto della Soprintendenza e la partnership con Firenze e con l’Università Archeologica dell’Ohio ha portato gli scavi ad un livello più organizzato e professionali rispetto ad oltre un decennio fa – ha proseguito Belcari – c’è molto fermento, ce lo aspettavamo perché nessuno aveva ancora visto queste due opere. La statua di Ercole in particolare ha un appeal importante: fa venire i brividi se pensiamo al panorama ed al contesto nel quale era inserita secoli fa”.

Un duplice ritrovamento che potrebbe fare ulteriormente da traino per il turismo. Specie se dovessero emergere altri reperti raffiguranti eroi della mitologia romana. “Le opere saranno esposte permanentemente al museo – ha confermato Belcari – e penso che fosse l’ultimo tassello mancante in termini di turismo: gli americano sono molto sensibili al “turismo archeologico“. Si potrebbe quindi aprire un nuovo canale turistico”. Saranno le prossime campagne di scavo, già pianificate ed approvate dall’Associazione Archeologica della Valdelsa Fiorentina, a dare ulteriori risposte: nel corso di quest’anno si mirerà a riportare in toto alla luce il peristilio rinvenuto in parte nella precedente campagna partendo dalla parte del sito di Sant’Antonio non ancora analizzato a fondo. Montaione, però, può già sognare.