
Il capogruppo del Centrodestra per Empoli, Andrea Poggianti, chiede l’accorpamento del referendum alle regionali
Il gruppo consiliare del Centrodestra per Empoli, rappresentato dai consiglieri Andrea Poggianti e Gabriele Chiavacci, "sostiene con convinzione" ed è tra i firmatari della proposta consiliare di accorpare le elezioni regionali del 12 ottobre con il referendum consultivo sul futuro della Multiutility. "Oltre 4mila empolesi, tra cui molti nostri elettori, hanno firmato per richiedere un referendum consultivo – dichiara Andrea Poggianti, capogruppo del Centrodestra per Empoli –. Questo dimostra il forte desiderio dei cittadini di partecipare attivamente alle decisioni che riguardano i servizi pubblici. Crediamo che gli ostacoli di natura tecnica o procedurale rappresentati da altre forze politiche, ampiamente superabili".
Un’importanza ribadita anche dal vicecapogruppo Gabriele Chiavacci, vicecapogruppo, aggiunge: "La Multiutility gestirà servizi fondamentali per i cittadini, come acqua, gas e rifiuti, con una governance influenzata dalle maggioranze nei comuni soci. È essenziale che i cittadini abbiano la possibilità di esprimersi su come questi servizi saranno organizzati, per garantire che rispondano ai bisogni della collettività". Il tema sarà centrale al prossimo consiglio comunale che si riunirà mercoledì, alle 18, in Comune. Numerosi i punti all’ordine del giorno da discutere, tra questi compare appunto anche la modifica del regolamento comunale sul referendum con la mozione presentata dai gruppi consiliari Buongiorno Empoli-Siamo Empoli, M5S, Centro Destra per Empoli. La discussione della modifica è stata promossa con particolare determinazione dal Comitato Empoli del Sì, che ha raccolto le firme per il referendum abrogativo comunale sulla Multiutility e sulla cui fattibilità nella stessa seduta Alleanza Verdi e Sinistra presenta un’interrogazione. Contrario alla proposta di accorpamento FdI: "Riteniamo che una data distinta per il referendum rappresenti una garanzia a tutela della qualità democratica della consultazione", scrivono i consiglieri. Una posizione che Trasparenza per Empoli ha giudicato "strumentale e ostile ad una autentica partecipazione popolare". All’odg, altro tema del dibattito cittadino, anche il piano delle antenne.