ANDREA CIAPPI
Cronaca

Casa Edera apre le porte. Il rifugio contro la violenza

E’ la settima struttura gestita dal centro Lilith delle Pubbliche Assistenze "La richiesta di aiuto da parte delle donne è cresciuta del 25 per cento".

All’inaugurazione di Casa Edera hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni

All’inaugurazione di Casa Edera hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni

È stata inaugurata Casa Edera, la settima casa rifugio delle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli e Castelfiorentino, un traguardo che segna il numero più alto di case rifugio attive in tutta la Toscana, segno concreto di un impegno costante per offrire protezione, sicurezza e la possibilità di rinascere a donne e minori vittime di violenza. Un’iniziativa possibile grazie al finanziamento della Fondazione CR Firenze, che ha creduto nella necessità di ampliare i percorsi di accoglienza sul territorio. Il nome scelto, Casa Edera, richiama il simbolo dell’espansione e del mettere radici: per le donne accolte sarà un luogo dove tornare a sentirsi riconosciute, valide nei propri bisogni, protette in un momento in cui il bisogno di sicurezza è assoluto, ma anche accompagnate verso un reinserimento nel tessuto sociale e lavorativo.

L’inaugurazione è avvenuta poco prima della presentazione dei tre nuovi mezzi di soccorso dell’Associazione e della tradizionale cena dei volontari e donatori, in un clima di comunità e vicinanza. All’evento erano presenti Loredana Moraru, assistente sociale referente Codice Rosa SDS Empolese Valdarno Valdelsa, Giancarlo Consoli, dirigente commissariato Polizia di Empoli, e Angelo Corrente, comandante compagnia Carabinieri di Empoli, in un segno tangibile di collaborazione tra tutti i soggetti della rete antiviolenza.

"Il bisogno nasce da una richiesta spontanea, che negli anni si è fatta sempre più forte - ha detto Maya Albano del Centro Lilith -. Abbiamo registrato un aumento di circa il 25% delle richieste relative agli inserimenti in emergenza. Sempre più donne, giovani e anziane, arrivano a chiedere sostegno al nostro centro antiviolenza. La cittadinanza ha portato libri, giocattoli, pensieri. Le donne che arrivano sono spesso inviate da carabinieri, ospedali, servizi sociali, e necessitano di beni primari".

Anche l’assessora regionale alle pari opportunità Alessandra Nardini ha voluto essere presente. "Ringrazio di cuore le volontarie e le operatrici di Lilith e le Pubbliche Assistenze per questo sforzo importante - ha detto Nardini -, insieme alla Fondazione che ha sostenuto questa opportunità sul territorio empolese. Casa Edera significa riuscire ad aiutare più donne e i loro bambini a riprendere in mano la propria vita, libere finalmente dalla spirale della violenza". "Siamo orgogliosi che apra la settima casa rifugio - ha aggiunto Valentina Torrini, assessora alle pari opportunità di Empoli -. Grazie a questa comunità di volontarie e volontari che si prendono cura delle donne che fuggono dalla gabbia della violenza".