
Il preside Gaetano Flaviamo mostra il laboratorio gesso e cera dell’indirizzo odontotecnico in via Bonistallo (Gasperini/FotocronacheGermogli)
Empoli, 26 luglio 2025 – “Stanno restaurando la scuola con la scuola dentro. Stanno facendo anche un bel lavoro ma non è possibile continuare così”. Sono due anni, ormai, che la sede del “Fermi-Da Vinci“, in via Bonistallo, è “ostaggio” del cantiere che step dopo step, sta portando al miglioramento sismico del plesso scolastico, non senza però problemi, disagi e, a quanto pare, imprevisti e stravolgimenti didattici. Con il dirigente Gaetano Flaviano siamo entrati dentro la scuola dove la ditta incaricata dalla Città Metropolitana è al lavoro. Adesso gli operai stanno intervenendo sul lotto B, ma per l’inizio del nuovo anno scolastico (il 15 settembre, ndr) è stato fatto sapere al dirigente che non gli potranno essere riconsegnate la zona ingresso e la portineria/centralino e che pertanto “si invita la scuola a predisporre fin da ora le misure organizzative necessarie a garantire: la gestione di un accesso alternativo all’Istituto nei primi giorni di scuola; la riorganizzazione dei flussi di esodo in caso di emergenza”.
“Lo dico subito – mette in chiaro Flaviano – in queste condizioni la scuola non la apro. Questo cantiere sta smantellando pezzo per pezzo l’istituto. L’unico lotto che ci hanno riconsegnato dopo due anni di lavori, il lotto A, ha di fatto spazzato via la segreteria e un laboratorio informativo, rifatto altrove; al posto della quale sono state messe delle aule e un archivio. Gli undici amministrativi e la presidenza si è dovuta trasferire in via Fabiani provvisoriamente, ma temo che diventerà definitivamente dal momento che in via Bonistallo non ci sono più spazi”.
I lavori del lotto B termineranno entro il 30 marzo 2026 anche perché sono oggetto di un finanziamento di fonti del Pnrr e il mancato completamento ne comporterebbe la perdita. “A seguire si prenderanno il lotto D e a quel punto il Fermi-Da Vinci smetterà di esistere”, annuncia laconico il dirigente Flaviano. Con il preside arriviamo nel blocco che, secondo il cronoprogramma della Città Metropolitana dovrà partire il 1 aprile 2026 e durare complessivamente cinque mesi. “Quando arriveranno ad intervenire su questa porzione della scuola verranno chiusi i due laboratori linguistici andando a penalizzare fortemente l’indirizzo turistico e tutti gli spazi laboratori dell’indirizzo odontotecnico, ovvero il laboratorio gesso e cera, il laboratorio cad-cam e il vano tecnico. Tutto un indirizzo per il quale ci sono voluti anni di progettazione ed investimento verrà smantellato. Perché – sottolinea il dirigente – non è possibile trasferire certi laboratori come si fa con delle normali aule didattiche. Si va avanti con i lavori senza pensare minimamente su dove si va ad intervenire. Con la stessa strategia nel masterplan 2030 è previsto anche lo spostamento degli indirizzi di estetista e parrucchiere in via Bonistallo, e a quel punto decreteremo la fine anche degli IEFP”.
Il preside è preoccupato. Vede anni di lavoro, impegno e investimenti compromessi da un cantiere che secondo lui doveva essere pensato e gestito meglio. “O questo intervento non si faceva per niente o si faceva avendo però a disposizione degli spazi dove sistemare provvisoriamente aule e lavoratori mentre gli operai erano al lavoro. Così non è possibile andare avanti”. Se dentro si cammina tra polvere e calcinacci accompagnati dal rumore di martelli pneumatici, fuori lo scenario non è tanto migliore. Reti, transenne, sacchi di inerti, erbacce ed arbusti. “Questa è la nostra scuola – allarga le braccia sconsolato il dirigente Flavaiano – Un cantiere dentro e fuori. Ma ci meritiamo una situazione del genere, noi che il prossimo anno allestiremo ben 17 prime e che siamo cresciuti di due classi passando da 60 a 62? Ancora una volta, pertanto, sollecito e richiedo un intervento e una reale presa in carico della situazione per non danneggiare ulteriormente la didattica e la vita della comunità scolastica del Fermi- Da Vinci”.