FRANCESCA CAVINI
Cronaca

“Artigiani Coraggiosi“. Promuovere il territorio insieme a chi produce con creatività ed etica

Il debutto del network di produttori che gravita attorno a Villa Petriolo, primo agriturismo totalmente sostenibile al mondo scelto dall’United Nations Fashion and Lifestyle Network dell’Onu .

Il debutto del network di produttori che gravita attorno a Villa Petriolo, primo agriturismo totalmente sostenibile al mondo scelto dall’United Nations Fashion and Lifestyle Network dell’Onu .

Il debutto del network di produttori che gravita attorno a Villa Petriolo, primo agriturismo totalmente sostenibile al mondo scelto dall’United Nations Fashion and Lifestyle Network dell’Onu .

“Artigiani coraggiosi“ è il nome che hanno scelto per presentarsi al mondo nel primo evento che li vede protagonisti dopodomani a Villa Petriolo. Un evento voluto per dare “voce e visibilità alle piccole realtà produttive del territorio che con passione, creatività e determinazione portano avanti progetti imprenditoriali ispirati a qualità, sostenibilità e radicamento locale“.

A Daniele Nannetti, Ceo di Villa Petriolo, il compito di spiegare come è nata questa idea

"La nostra intenzione è da sempre creare una comunità, sullo stile di quella che gravitava già nei secoli scorsi intorno alla Villa. E adesso con noi ci sono i nostri fornitori, quelli che negli anni abbiamo riunito nel progetto di Villa Petriolo, piccole imprese o microimprese locali che si dedicano a creare prodotti di qualità toscani. Vogliamo dare loro una visibilità ancora superiore rispetto a quella che già hanno attraverso i nostri piatti e i nostri servizi".

Volete creare una comunità che comprende chi produce per voi?

"Noi vorremmo dimostrare come un network fatto da questi artigiani coraggiosi incida sul territorio attraverso una produzione sostenibile e di alta qualità. Vogliamo mettere nero su bianco una pratica che è iniziata da tempo e ora arriva a un riconoscimento. I fornitori sono diventati partner strategici di Villa Petriolo e del nostro progetto di sostenibilità che promuove un concetto di lusso diverso, che non depaupera il territorio dove vive, ma anzi ne sviluppa le caratteristiche e l’economia".

Cosa farete in questa prima uscita?

"Presenteremo il network e sarà anche l’occasione per inaugurare la nuova area convegni. Ci saranno momenti di confronto, parlerò io e parleranno gli artigiani coraggiosi e racconteranno cosa li differenzia dagli altri. Ci sarà un confronto fra tutti coloro che partecipano a questo progetto, compreso un rappresentante della banca di Volterra che lo appoggia".

Un confronto nel nuovo auditorium e poi?

"Nella seconda parte dell’evento è previsto un mercatino a chilometro zero con stand di street food diffusi dove gustare il pane cotto a legna, i nostri prodotti di norcineria, le mozzarelle. Faremo una piccola festa contadina sullo stile di quelle che si facevano la domenica nel 1700, servirà per dimostrare che è bello vedere dei nomi, e non solo delle ricette, nei prodotti e nei piatti che si consumano qui".

Il conivolgimento del territorio in questa politica di sviluppo quanto conta per Villa Petriolo?

"E’ fondamentale. E lo vogliamo dimostrare anche con questo evento. Mi spiego: una caprese fatta con bufala toscana di Lamporecchio e i pomodori datterini coltivati nella fattoria di Petriolo non è come una caprese di bufala senza nome. Fare conoscere chi crea con artigianalità e passione i prodotti serve ad aumentare la conoscenza del nostro territorio e cosa vi viene realizzato con passione".

Il prossimo passo?

"Il prossimo passo sarà rifare il mercatino e allargare il network. Magari farlo con cadenza mensile nei cinque mesi della stagione. L’idea che ci muove è quella di noi come catalizzatori di altri nomi e facce che insieme a noi vogliono raccontare questo territorio e aumentarne la visibilità".