Pensioni aprile 2024, quando vengono pagate. Le trattenute fiscali del mese

L’accredito il giorno dopo Pasquetta sui conti correnti. Quando ritirare l'assegno agli sportelli di Poste Italiane

Una sede Inps

Una sede Inps

Firenze, 23 marzo 2024 – Le pensioni relative al mese di aprile 2024 saranno accreditate il giorno dopo Pasquetta sui conti correnti (postali e bancari) di oltre 1,1 milioni di toscani. Il 2 aprile è la prima data non festiva, infatti, nella quale l'Inps provvederà ad erogare l'assegno. Chi invece ritira ancora la pensione agli sportelli postali, può farlo sempre dal 2 aprile e preferibilmente in tarda mattinata o nelle ore pomeridiane dei giorni successivi, così da evitare probabili code.

Come verificare l’importo

Per verificare l'importo della pensione, sul sito Inps è possibile consultare il cedolino, nel quale sono indicate le varie voci che vanno a comporre l'assegno. Anche questo mese si applicano le nuove aliquote Irpef, valide per il 2024 ed entrate in vigore lo scorso mese. La pensione è infatti calcolata con un Irpef del 23 per cento se il reddito annuo è fino a 28mila euro, del 35 per cento sopra 28mila e fno a 50mila euro, 43 per cento se superiore a 50mila.

Oltre all'Irpef mensile, sul rateo di aprile vengono trattenute le addizioni regionali e comunali relative al 2023, che vengono recuperate in 11 rate, da gennaio a novembre dell'anno successivo a quello cui si riferiscono.

Sono escluse dalle trattenute fiscali le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, e le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo.

Altre trattenute fiscali

A fine 2023 è stato effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute (Irpef e addizionali regionali e comunali a saldo) applicate nel corso di quell'anno di imposta. Se nel corso del 2023 sulla pensione sono state applicate mensilmente ritenute erariali in misura inferiore a quanto dovuto su base annua, l’Inps ha provveduto a recuperare le differenze a debito sulle rate di pensione di gennaio e di febbraio 2024, trattenendo il debito anche fino alla capienza totale dell’importo del rateo pensionistico in pagamento. Se i ratei di pensione di gennaio e di febbraio 2024 sono risultati insufficienti per il recupero totale, l'Inps prosegue con le trattenute anche sulle pensioni successive, fino ad estinzione del debito. Nel solo caso di pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18mila euro, per il quali il ricalcolo delle ritenute erariali ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene comunque estesa fino alla mensilità di novembre.