Dal reddito di cittadinanza a Mia, cosa cambia: in Toscana 9.700 persone tagliate fuori

La stima di Irpet: le famiglie con occupabili perderebbero mediamente 129 euro al mese di sussidio. Sale la quota di stranieri che potrebbero accedere alla misura di contrasto alla povertà

Firenze, 13 marzo 2023 – Una riduzione del sussidio di 129 euro al mese per gli occupabili e oltre 5.800 famiglie escluse, per un totale di 9.711 toscani. Questa la stima di Irpet degli effetti nella regione del passaggio dal reddito di cittadinanza a Mia, la Misura di inclusione attiva, che è il nuovo istituto di contrasto alla povertà. La riforma non è ancora delineata in modo definitivo, si attende il testo del decreto legge che il ministro del Lavoro, Elvira Calderone, porterà in consiglio dei ministri. Sulla base però delle anticipazioni sulle ipotesi di modifica, l'istituto per la programmazione regionale ha fatto una simulazione sugli effetti di Mia sui 108mila individui, il 3 per cento della popolazione toscana, che attualmente sono percettori di reddito di cittadinanza. Ecco i risultati.

I nuclei occupabili perderanno 129 euro al mese di sussidio

Lo svantaggio più evidente del passaggio a Mia sarà per quei nuclei familiari con individui occupabili, che rappresentano il 35 per cento dei beneficiari dell'attuale reddito di cittadinanza. Saranno questi, infatti, ad essere interessati dalla riduzione dell'importo medio. Il taglio mensile su base annua – scrive Irpet – sarà di circa 129 euro. Quindi, su una durata potenziale di 18 mesi, la perdita totale è di 2.333 euro. Se invece si prende come riferimento la durata di godimento media effettivamente osservata per gli occupabili (circa 14,5 mesi contro i 16 mesi per tutti) il taglio complessivo è di circa 1.880 euro.

Diminuisce la platea dei beneficiari: 9.700 toscani fuori dalla misura

Attualmente la soglia Isee per l'accesso al reddito di cittadinanza è di 9.360 euro. Secondo le ipotesi allo studio, la soglia Isee per l'accesso a Mia potrebbe essere ridotta a 7.200 o addirittura a 6.000 euro. Con soglia pari a 7.200 euro di Isee, Mia avrà in meno 3.495 nuclei e 5.292 individui beneficiari rispetto al reddito di cittadinanza. Con una soglia posta su un livello più basso e pari a 6.000 euro di Isee, i nuclei esclusi salirebbero a 5.829 e gli individui a 9.711.

Circa 10.600 stranieri in più avranno accesso al sussidio

Il taglio di platea, scrive Irpet, potrebbe essere tuttavia del tutto controbilanciato dall’allentamento del requisito anagrafico. Oggi infatti può accedere al reddito di cittadinanza chi vive in Italia da 10 anni. Con Mia dovrebbe essere dimezzato a 5. Avranno dunque accesso circa 6 mila famiglie straniere in più, per un totale di 10.615 persone. “Il saldo finale complessivo di questi contrapposti effetti, l’uno conseguente alle modifiche sulle soglie Isee e l’altro su quelle operanti sui requisiti anagrafici - conclude Irpet - sarà quindi probabilmente neutrale sulla dimensione della platea, ma con una ricomposizione a favore di una maggiore quota di stranieri”.