Nuovo reddito di cittadinanza, come potrebbe funzionare Mia: requisiti, importi e durata

In Toscana 47mila famiglie percepiscono il sussidio per un totale di oltre 98mila persone. Ma presto la platea dei beneficiari potrebbe restringersi. Ecco le ipotesi allo studio

Firenze, 8 marzo 2023 – In Toscana sono quasi 47 mila le famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza, per un totale di oltre 98 mila persone. L'importo medio percepito sfiora i 513 euro. Ma presto la platea dei beneficiari potrebbe essere coinvolta nella stretta verso cui il governo pare essere indirizzato rispetto al reddito di cittadinanza. Che, prima di tutto, cambierà nome, diventando Mia, cioè ‘Misura di inclusione attiva’. Secondo le indiscrezioni che emergono da alcune bozze ministeriali, due sono le categorie che potranno avere il sostegno: gli occupabili e le famiglie povere che non hanno all'interno persone che possono lavorare. Per i primi il sussidio sarà di 375 euro, per i secondi l'assegno base sarà di 500 euro. Ecco le ipotesi allo studio.

Requisiti

Per ricevere il sussidio si dovrà essere cittadini italiani o dell'Ue con diritto di soggiorno permanente o cittadini di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo. Le famiglie che potranno ricevere il sussidio saranno inoltre quelle dove c'è un componente che è senza lavoro ma è occupabile, avendo tra i 18 e i 60 anni di età. Potenziali beneficiari sono inoltre le famiglie dove c'è almeno un minorenne o un anziano sopra i 60 anni o un disabile e quindi dove non ci sono componenti occupabili. C'è anche un altro requisito, e cioè l'Isee: la soglia massima per ottenere il reddito di cittadinanza è oggi di 9.360 euro. La soglia dovrebbe scendere a 7.200 euro. Sarà invece corretta la scala di equivalenza dell’Isee, in modo da favorire nell'assistenza soprattutto le famiglie numerose.

Importi

Per le famiglie con occupabili l'assegno base, secondo le indiscrezioni, potrebbe scendere a 375 euro e quindi essere ridotto di un quarto. Per quelle povere senza occupabili, invece, l'importo base sarebbe di 500 euro al mese, come nel reddito di cittadinanza. Nel caso in cui il nucleo familiare debba pagare l'affitto, potrebbe essere prevista, come già accade per il reddito di cittadinanza, una quota aggiuntiva fino ad un massimo di 280 euro al mese.

Durata

Per gli occupabili la durata del sussidio sarà di 12 mesi, per le famiglie povere senza occupabili si potranno raggiungere invece i 18 mesi, come accade ora per il reddito di cittadinanza. La Mia non potrà essere però richiesta a ripetizione. Per le famiglie con occupabili la Mia scadrà ai 12 mesi e, se richiesta una seconda volta, durerà massimo d sei mesi. Per richiederne una terza, si dovrà attendere che passi un anno e mezzo dalla seconda richiesta. Nel caso di famiglie senza occupabili, invece, si potrà richiedere la Mia dalla seconda volta solo per 12 mesi e dovrà passare almeno un mese per chiedere di nuovo la prestazione.

Verifiche

Una volta presentata la domanda per la Mia, anche in questo caso per via telematica, saranno fatti i dovuti controlli, incrociando i dati presenti nelle varie banche dati (in particolare Inps e Agenzia delle Entrate). Quindi, le famiglie senza occupabili saranno indirizzati ai Comuni per i percorsi di inclusione sociale, mentre gli occupabili saranno messi in contattto con i centri per l'impiego dove dovranno sottoscrivere un patto per il lavoro (come avviene per il reddito di cittadinanza). In questo percorso potranno essere coinvolte anche le agenzie del lavoro, che avranno un compenso per ogni occupabile che riusciranno a inserire nel mondo del lavoro, anche con un contratto a termine.

Date

Probabilmente si potrà chiedere il reddito di cittadinanza fino ad agosto 2023. Dal 2024 il nuovo sussidio per le famiglie in difficoltà economica sarà invece la 'Misura di inclusione attiva'.