Monica Pieraccini
Economia

Bonus famiglie, le novità in manovra

Dal bonus mamme alla maggiorazione dell'assegno unico per chi ha due o più figli: la guida agli aiuti 2024

Novità per le famiglie dal 2024

Novità per le famiglie dal 2024

Firenze, 26 ottobre 2023 – Una manovra finanziaria che contiene diverse novità a per le famiglie. Tra gli aiuti previsti, il bonus mamme, il bonus asilo nido, la maggiorazione dell'assegno unico dal secondo figlio in poi. Vediamo, in dettaglio, cosa cambia con la nuova legge di bilancio, che dovrà essere approvata entro il 16 dicembre 2023.

Bonus mamma

Da gennaio 2024 le donne che lavorano e hanno due figli o più saranno esonerate dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico, ovvero l'Ivs - invalidità, vecchiaia, superstiti - per i dipendenti del settore privato e il Fap per i dipendenti pubblici. Il contributo a carico della lavoratrice, che è di circa il 9,19%, sarà pagato dello Stato e quindi versato in busta paga insieme all'importo netto, andando ad aumentare lo stipendio mensile. L'esonero al 100% dei contributi durerà fino al compimento dei 10 anni di età del figlio più piccolo nel caso in cui la madre abbia due figli e fino al compimento dei 18 anni del figlio più piccolo per le madri con tre o più figli. Non ci sarà da presentare alcuna domanda, il bonus mamme 2024 sarà automatico.

Maxi deduzione per le mamme lavoratrici

La manovra introduce per il 2024 anche una deduzione per i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato, pari al 120%. Per le aziende che stabilizzano donne lavoratrici con almeno due figli minori, giovani sotto i 30 anni, persone con disabilità ed ex percettori del reddito di cittadinanza la deduzione sale al 130%.

Maggiorazione dell’assegno unico

Con l'obiettivo di premiare la natalità, dal secondo figlio l'assegno unico e universale dovrebbe essere maggiorato, come già accade per i figli fino ad un anno di età e per le famiglie con tre o più figli fino ai tre anni del bambino e con Isee inferiore a 43.240 euro.

Bonus asili nido

Potenziato il Fondo asili nido erogato dall'Inps, con l'obiettivo di rendere gratuito l'asilo nido a partire dal secondo figlio. Questo avverrà grazie al fatto che il bonus viene portato a 3.600 euro l'anno per ogni figlio dal secondo in poi nelle famiglie con determinate caratteristiche, ovvero Isee inferiore a 40mila euro e con appunto un altro figlio sotto i 6 anni di età. Poiché mediamente il costo degli asili nido è di 260 euro al mese per 10 mesi l'anno, il bonus andrà così a coprire l'intera spesa delle famiglie.

Congedo parentale,arriva la seconda mensilità al 60% dello stipendio

Il primo mese di congedo parentale preso entro i primi 6 anni del bambino è pagato all'80% dello stipendio, secondo quanto stabilito dalla legge di bilancio 2023. In quella relativa al 2024 si aggiunge una seconda mensilità, sempre utilizzata entro i primi 6 anni di vita del bambino e che viene coperta al 60%. Se queste due mensilità sono utilizzate sopra i 6 anni e fino al compimento dei 12 anni del figlio vengono indennizzate al 30%, così come gli altri sette mesi che si possono richiedere per figli fino a 12 anni (in totale 9 mesi di congedo parentale, sia per la madre che per il padre).

Fringe benefit fino a 2mila euro per chi ha figli

L'innalzamento della soglia entro cui i fringe benefit sono esentasse riguarda anche i dipendenti genitori con figli a carico, che nel 2024 salirà di 2mila euro, contro i 1.000 euro destinati ai dipendenti senza figli. I fringe benefit, quali buoni pasto o carburante, bonus bollette, borse di studio e simili, non sono obbligatori però per l'azienda, è quest'ultima a decidere o meno di gratificare i lavoratori con questi strumenti.